Il mondo dei piercing sta cambiando: nuovi punti, gioielli e tecniche rendono la body art più personalizzata che mai. Che si tratti di ombelico, labbro o septum, la scelta del gioiello e l’aftercare contano quanto la foratura. Con esempi concreti, termini semplici e consigli di piercer professionisti, questa guida ti aiuta a valutare materiali, misure e procedure per risultati sicuri e duraturi. Troverai idee creative, istruzioni passo-passo per avvitare anelli e palline, e suggerimenti per ridurre rischi e irritazioni.
Vuoi esplorare ombelico, labbro, septum e opzioni creative? Questa guida pratica spiega materiali, igiene, passaggi per avvitare anelli e palline, gestione del dolore e della guarigione. Suggerimenti chiari per risultati sicuri, senza rinunciare allo stile.
Come orientarsi tra i piercing più innovativi
Scegliere tra le novità può confondere. Questa sezione riassume le tipologie più richieste oltre ai lobi: ombelico, labbro, septum e persino anulare. Ogni zona ha anatomia, rischi e tempi di guarigione diversi. Per decidere, osserva le tendenze emergenti e confrontale con la tua routine quotidiana.
Quali piercing stanno emergendo nel 2025?
Il septum resta un classico moderno grazie all’anello sottile o alla horseshoe discreta. Il labbro vede labret piatti che non graffiano i denti e micro-cerchi vicini alla linea del sorriso. Per chi vuole osare, spiccano chain e connettori che uniscono più fori. Anche il piercing anulare è una curiosità di nicchia, da valutare con attenzione perché il dito si urta spesso.
Quanto fa male il septum rispetto al labbro?
Il dolore è soggettivo, ma molti riferiscono una puntura intensa e breve sul septum, con lacrimazione reflex. Il labbro spesso provoca un fastidio più diffuso durante le prime ore. Il dolore percepito dipende da spessore dei tessuti, tecnica e serenità di chi esegue la foratura. Respirazione profonda e un ambiente calmo aiutano.
Perché l’igiene e la qualità dei materiali contano
Pulizia e materiali adeguati riducono complicazioni. Un gioiello ben rifinito con superficie liscia irrita meno e si igienizza più facilmente. Lo stesso vale per lo studio: cerca procedure standard, strumenti monouso e un studio sterile con area di lavoro separata. Diffida di risparmi eccessivi: la sicurezza ha un costo, ma prevenire è meglio.
Mani pulite e soluzione salina sterile sono essenziali durante la guarigione. Evita cosmetici, trucco e prodotti aggressivi sulla zona finché il foro non è stabilizzato.
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Clean hands and sterile saline are essential during healing. Avoid cosmetics, makeup, and harsh products on the area until the piercing is stable.
In Europa, la normativa sulla sicurezza dei metalli in contatto con la pelle protegge chi porta gioielli. Per i piercing, i limiti di rilascio del nichel sono 0,5 µg/cm²/settimana in caso di contatto prolungato e 0,2 µg/cm²/settimana per componenti inseriti nel foro. La Norma Europea (EN) 1811 definisce il metodo di prova per verificare questi valori. Se un gioiello supera tali soglie, meglio sostituirlo con un materiale più stabile.
Per ridurre reazioni e allergie, preferisci materiali di grado impiantabile. In particolare, lo standard ASTM F136 e lo standard ASTM F138 definiscono composizione e purezza per uso implantabile. Semplificando: titanio Ti‑6Al‑4V ELI e acciaio 316LVM hanno superfici e leghe controllate. Un grado impiantabile aiuta a minimizzare rischi a lungo termine.
Che materiali sono sicuri per i piercing?
Se non hai allergie note, il titanio di grado impiantabile è la scelta più prevedibile per la prima applicazione. L’acciaio 316LVM è una valida alternativa, ma in rari casi chi è sensibile al nichel potrebbe preferire il titanio. L’oro 14–18 carati deve essere nichel-safe e privo di porosità. Evita placcature economiche: si usurano presto e liberano residui.
Come avvitare anelli e palline in sicurezza
Avvitare correttamente evita graffi e perdita dei pezzi. L’obiettivo è fissare il gioiello con controllo, senza forzare il filetto. Prepara in anticipo superficie, strumenti e illuminazione. Inizia sempre con mani pulite e un ambiente tranquillo.
- Prepara l’area. Disinfetta il piano di lavoro e tieni a portata soluzione salina, fazzoletti e pinzette pulite. Se il foro è fresco, limita i tentativi e valuta l’aiuto di un professionista.
- Proteggi il gioiello. Usa guanti monouso o dita coperte da garze per evitare di scivolare e contaminare il metallo. Una presa stabile riduce i graffi e preserva la filettatura.
- Identifica il tipo di filettatura. Nei BCR (anelli a chiusura a pallina), la pallina si incastra tra le estremità; in altri gioielli c’è un filetto. Il filetto interno tende a essere più delicato per la pelle.
- Blocca il lato fisso. Tieni fermo il segmento del gioiello che non deve ruotare, avvolgendolo con una garza. Ruota solo la pallina o il cono, con movimenti piccoli e controllati.
- Segui il verso e la misura. Avvita con calma senza superare la resistenza; se senti attrito, torna indietro e riallinea. Rispetta il calibro (gauge) indicato dal piercer per evitare danni al foro.
- Controlla l’allineamento. Dopo il serraggio, verifica che l’anello sia parallelo ai tessuti e che la pallina non sporga in modo asimmetrico. Se serve, correggi con mezzi giri.
- Test di sicurezza. Muovi delicatamente il gioiello: non deve sfilarsi né “ballare”. Se rimane gioco o vedi filetti esposti, smonta e ricomincia con più luce e pazienza.
Come capire se il filetto è interno o esterno?
La differenza sta nel punto in cui la filettatura è ricavata. Nel filetto interno, la pallina o il cono ha un perno che entra nel tubo del gioiello; nel filetto esterno accade il contrario. Il filetto interno scorre di solito più liscio e riduce l’attrito sugli ingressi cutanei, ma richiede componenti compatibili. Se non sei sicuro, chiedi al piercer di mostrarti i pezzi smontati.
Sicurezza dei piercing in breve
- Lava le mani e usa strumenti sterili.
- Preferisci titanio o acciaio 316LVM di grado impiantabile.
- Controlla misure e calibro prima di avvitare.
- Non forzare anelli o palline: se non chiude, fermati.
- Evita alcol, betadine e antibiotici topici sull’area.
- Segnali di infezione richiedono un piercer o un medico.
Dove e quando fare ombelico, labbro, septum e anulare
Il contesto giusto aiuta una guarigione migliore. Preferisci studi con autorizzazioni sanitarie e piercer esperti in anatomia facciale e addominale. Chiedi come gestiscono sterilizzazione e studio autorizzato, e quali barriere usano. Verifica anche le certificazioni del piercer e il consenso informato prima di firmare.
- Ombelico: meglio quando non prevedi piscine, sabbia o sport di contatto per alcune settimane. Cinture e vita alta possono sfregare: scegli abiti morbidi e traspiranti.
- Labbro: valuta la posizione rispetto ai denti. Un disco piatto riduce segni su smalto e gengive; gli sciacqui orali con salina aiutano a mantenere pulita la zona.
- Septum: la centratura è cruciale. Un piercer esperto esegue la foratura nel “sweet spot”, lo strato di tessuto morbido sotto il setto cartilagineo.
- Anulare: mani e dita urtano spesso oggetti. Se opti per un primo periodo con gioiello temporaneo, punta su profili bassi e routine di igiene frequente.
- Agenda: pianifica l’appuntamento lontano da gare, viaggi intensi e scadenze stressanti. Riposo e attenzione favoriscono una guarigione stabile.
In quale stagione conviene fare il piercing all’ombelico?
Molti preferiscono l’autunno o la primavera. Vestiti coprenti riducono attrito ed esposizione al sole, mentre le attività acquatiche sono meno frequenti. In estate, sudore e sabbia complicano l’igiene. Programmare bene significa arrivare all’estate con un foro stabile e pronto ai cambi di look.
Come gestire dolore, gonfiore e tempi di guarigione
Le prime 24–72 ore possono portare arrossamento e un lieve gonfiore iniziale. I tempi di guarigione variano: septum 6–8 settimane, labbro 6–8 settimane, ombelico 6–12 mesi, cartilagine 4–12 mesi. Ascolta il corpo e riduci contatti, pressioni e torsioni. Se compaiono calore, dolore pulsante o cattivo odore, contatta un professionista.
La pulizia quotidiana è semplice ma costante. Usa una soluzione salina sterile due volte al giorno, tamponando senza sfregare. Evita alcol, acqua ossigenata e creme antibiotiche. Se si incastra un tessuto o un capello, non tirare: non rimuovere il gioiello e chiedi assistenza. Gli sciacqui orali con salina o acqua tiepida aiutano per il labbro.
Domande frequenti sui piercing
Quando posso cambiare il gioiello dell’ombelico?
Attendi la guarigione stabile, spesso diversi mesi. Molte persone cambiano dopo 3–6 mesi, ma i tempi variano. Se il foro è ancora sensibile o arrossato, aspetta e chiedi conferma al piercer.
Che differenza c’è tra titanio Ti‑6Al‑4V ELI e acciaio 316LVM?
Entrambi sono materiali di grado impiantabile, ma il titanio è privo di nichel e più leggero; talvolta è preferito da chi è sensibile. Il 316LVM è un acciaio a basso carbonio sottoposto a rifusione sotto vuoto per maggiore purezza.
Il piercing all’anulare è rischioso?
È più esposto a urti e contaminazioni rispetto ad altre zone. Se decidi di farlo, usa gioielli a profilo basso, proteggi le mani durante lavori manuali e aumenta la frequenza dell’igiene.
Come pulire un piercing al labbro in modo corretto?
Due volte al giorno, tampona esternamente con salina sterile e, dopo i pasti, fai sciacqui orali delicati. Evita collutori aggressivi e non rimuovere il gioiello durante la fase di guarigione iniziale.
È normale vedere crosticine o secrezioni?
Piccole crosticine e una secrezione chiara o biancastra sono comuni nelle prime settimane. Pus giallo‑verdastro, cattivo odore, calore e dolore crescente richiedono controllo presso un piercer o un medico.
Cosa ricordare subito
- Igiene, materiali e tecnica sono la base di un piercing sicuro.
- Titanio e 316LVM riducono il rischio di reazioni cutanee.
- Avvitare anelli e palline richiede calma, allineamento e rispetto del calibro.
- Evita prodotti aggressivi: preferisci salina sterile e mani pulite.
- Pianifica tempi e contesto per minimizzare sfregamenti e contaminazioni.
- Dubbi o sintomi insoliti vanno sempre valutati da un professionista.
Esplorare nuovi punti come ombelico, labbro, septum e perfino anulare è un modo creativo per esprimere identità. Conoscere materiali, igiene e passaggi di montaggio riduce errori e imprevisti. Scegli studi professionali, ascolta il tuo corpo e lascia che ogni scelta sia informata: la tua salute viene prima dello stile.
Prenditi tempo per imparare, chiedere chiarimenti e valutare alternative. Piccoli accorgimenti — dalla cura quotidiana alla scelta del metallo — fanno una grande differenza. Mantieni la priorità alla sicurezza, e il risultato estetico seguirà in modo naturale.
- AIPP — Associazione Italiana Piercer ProfessionistiSito ufficiale dell'Associazione Italiana Piercer Professionisti (A.I.P.P.): finalità associative, approfondimenti e materiale informativo per piercer professionisti in Italia; promuove pratiche di sicurezza e linee guida per l'aftercare (sorelle/collegamento con la APP internazionale).pierceritaliani.it
- F136 — Standard Specification for Wrought Titanium‑6Aluminum‑4Vanadium ELI (ASTM)Pagina ufficiale ASTM con la specifica tecnica ASTM F136 per la lega Ti‑6Al‑4V ELI (grado medicale) che definisce requisiti chimici, meccanici e metallurgici per applicazioni impiantabili (UNS R56401). (Documento e dati tecnici pubblicati da ASTM International).astm.org
- Elenco di restrizioni (Allegato XVII del REACH) — ECHA (IT)Pagina ECHA in italiano con l'elenco delle sostanze soggette a restrizioni nell'Allegato XVII del regolamento REACH; include la voce 27 sul nichel con i limiti di rilascio applicabili (0,2 µg/cm²/settimana per articoli inseriti in parti perforate; 0,5 µg/cm²/settimana per articoli a contatto prolungato con la pelle) e riferimenti alle norme EN (es. EN 1811).echa.europa.eu