La villa venne progettata e realizzata dall’architetto Andrea Palladio, il quale concepì l’edificio con una struttura simmetrica e armoniosa e una grande attenzione per i dettagli. Il palazzo è caratterizzato da un portico sporgente, da una torre panoramica posta sul lato destro della facciata e da uno scalone maestoso che conduce alle sale nobili.
La Villa è circondata da un parco sconfinato, che si estende su oltre 500 ettari di terreno, e da un lago artificiale creato proprio per decorare gli spazi verdi circostanti. Il parco è stato pensato e realizzato da diverse personalità dell’epoca, i cui lavori hanno saputo combinare la bellezza del territorio naturale con la maestria dell’arte del giardino.
Grazie alla sua posizione strategica, la villa divenne ben presto un importante centro di aggregazione culturale e artistica, soprattutto durante la dominazione degli Asburgo in Friuli. Numerose furono le personalità che visitarono la residenza, tra cui l’imperatrice Maria Teresa d’Austria, il poeta Ugo Foscolo, il compositore Antonio Vivaldi e lo scrittore Giacomo Casanova.
Tra i vari eventi commemorativi che hanno avuto luogo nella villa, spicca sicuramente quello che racconta della firma del trattato di Campoformio del 1797, che pose fine alla Prima guerra di coalizione. Il trattato venne infatti firmato nel salone d’onore della villa.
Durante il periodo della guerra civile del ’14-’46 la villa venne utilizzata come quartier generale francese, da cui si dirigevano le operazioni militari contro gli austriaci. I francesi restaurarono e ampliarono la chiesa romanica di San Biagio, sita nei pressi della villa.
Negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, la villa cadde in abbandono e il suo stato conservativo peggiorò notevolmente. Verso la fine degli anni ’60, la Regione Friuli-Venezia Giulia decise di acquistare il palazzo e di avviare un grande progetto di restauro che durò oltre un decennio. Il progetto fu fortemente supportato dall’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, che vedeva in Villa Manin un importante centro di aggregazione culturale e di rilancio economico per la regione.
Dal 1986 la villa è stata completamente ristrutturata e riportata alla sua antica bellezza. Oggi ospita importanti eventi culturali e d’arte, nonché mostre e concerti di fama internazionale. Il palazzo è diventato anche un importante centro turistico della regione, che attira ogni anno migliaia di visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa.
In definitiva, Villa Manin è uno dei più importanti esempi di architettura palladiana presenti in Italia e rappresenta una testimonianza significativa della cultura e dell’arte del Rinascimento veneto. Grazie alla sua bellezza e alla sua storia millenaria, il palazzo è diventato una vera e propria icona del patrimonio culturale della regione friulana e rappresenta una tappa imprescindibile per chiunque voglia scoprire il fascino degli antichi palazzi nobiliari.