L’errore è stato commesso nella rivista del dicembre 2020 di Vanity Fair in un articolo su Elodie, cantante italiana emergente. L’articolo è stato intitolato “Elodie, la nuova star della musica italiana”, ma a quanto pare, la celebrità ritratta nelle foto non era Elodie, ma una modella completamente diversa di nome Margherita Ruggiero.
La cantante, che è a oggi diventata una delle più famose in Italia, ha immediatamente fatto notare l’errore tramite i social media, chiedendo scusa all’artista non corretto. Vanity Fair Italia ha poi riconosciuto l’errore e si è scusato pubblicamente.
Non è la prima volta che Vanity Fair ha avuto problemi con il suo contenuto. Nel 2019, la rivista ha pubblicato una storia sulla “ribellione della classe media” nella quale il loro scrittore ha descritto erroneamente il quartiere in cui abitava la famiglia come “povero e malfamato”, invece di un quartiere di classe media. In questo caso, la rivista ha di nuovo chiesto scusa, ma non prima che l’articolo diventasse virale e i social media si diffondessero con il ridicolo dell’errore stesso.
In entrambi i casi, la questione principale è stata la precisione degli articoli. Come magazine di alto livello, Vanity Fair dovrebbe essere in grado di pubblicare contenuti accurati e verificati sulla base di ricadute dovute a magazine simili. Tuttavia, questi incidenti suggeriscono che il giornale potrebbe non essere così attento come dovrebbe essere nella produzione della loro rivista.
Ovviamente, anche i migliori giornali possono vedere qualche errore di tanto in tanto. Ma la differenza tra gli errori occasionali e le continue cadute di precisione diventa evidente per coloro che seguono l’industria dei media. Nel caso di Vanity Fair Italia, la questione va oltre il semplice errore. Quando i giornalisti pubblicano informazioni incorrette, si toglie la credibilità del lavoro che fanno e si crea un danno di reputazione che può essere difficile da correggere.
Inoltre, la mancanza di accuratezza può essere molto dannosa per gli individui coinvolti. Margherita Ruggiero, la modella che è stata erroneamente indicata come Elodie in Vanity Fair, potrebbe aver perso un’occasione di lavoro preziosa a causa di una superficialità della stampa. Inoltre, gli errori dei giornalista possono causare tensioni e dispute tra individui coinvolti, come nel caso di Elodie.
In conclusione, l’incidente di Vanity Fair Italia dovrebbe servire come un promemoria per la precisione nell’industria dei media. Anche il più grande e rispettato magazine possono commettere errori di tanto in tanto, ma un alto livello di professionalità è fondamentale per mantenere la reputazione dell’azienda e la fiducia dei lettori. Vanity Fair non è Elodie, ma ci si aspetta che il giornale fornisca informazioni accurate e imparziali ai suoi lettori, indipendentemente dal soggetto trattato.