I muschi di un bosco fitta della Calabria nascondono un inquilino insolito, un aracnide affascinante e al tempo stesso temuto: la tarantola. Questo ragno dalle dimensioni notevoli, conosciuto scientificamente come Lycosa tarantula, è una delle specie più grandi presenti in Europa.

Il morso della tarantola, anche se non letale per l’uomo, può essere particolarmente fastidioso e causare una forte reazione. Non occorre alcun allarme, tuttavia, poiché il suo veleno non è pericoloso per la vita umana. Il morso può essere comunque doloroso e accompagnato da gonfiore, prurito e talvolta bruciore nella zona colpita. Tuttavia, tali sintomi tendono a scomparire entro poche ore o al massimo giorni, senza causare danni duraturi.

Nonostante il suo aspetto minaccioso, la tarantola preferisce rifuggire dagli umani piuttosto che cercarli attivamente. Di solito, si nasconde nelle fenditure dei tronchi degli alberi o in buche scavate da altri animali. Durante la notte, cattura le sue prede inpunturando il terreno circostante con i suoi chelicere appuntiti, che la aiutano a posizionarsi al meglio per afferrare la preda. La tarantola, caratterizzata dalla sua peluria nera e dalla forma massiccia del corpo, si nutre principalmente di insetti, scarafaggi, cavallette e talvolta anche piccoli vertebrati come lucertole.

Nonostante le sue cattive reputazione, la tarantola svolge un ruolo importante nell’ecosistema in cui vive. Agisce come un controllo naturale sulla popolazione di insetti, contribuendo così all’equilibrio dell’ambiente circostante. La sua capacità di cacciare prede di diverse dimensioni è un aspetto particolarmente interessante delle sue abitudini alimentari.

In aggiunta, la tarantola ha un comportamento curioso durante le fasi riproduttive. Durante l’accoppiamento, la femmina riceve un’alimentazione extra dal maschio prima che la deposizione delle uova abbia luogo. La femmina poi costruisce un bozzolo di ragnatela, in cui viene posta la sacca contenente le uova fertilizzate. Dopo un periodo di sviluppo, i piccoli escono dal bozzolo.

La tarantola, nonostante la sua presenza nel folklore locale e le storie che si tramandano nella cultura popolare, rappresenta più una vittima dei pregiudizi che una minaccia reale per l’uomo. Il suo morso, sebbene doloroso, non dovrebbe destare preoccupazioni maggiori. In caso di morso, è consigliabile lavare accuratamente la zona, applicare ghiaccio per ridurre il gonfiore e consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano.

È importante ricordare che la presenza di tarantole nella natura è essenziale per l’equilibrio ecologico. Pertanto, invece di temerle o eliminarle, dovremmo imparare a convivere con questi affascinanti e utili aracnidi. La tarantola può insegnarci a rispettare e apprezzare la diversità della natura, contribuendo così a preservare l’ecosistema in cui viviamo.

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