Una fredda mattina d’inverno, Anne si svegliò con il sole che filtrava dalle tende sua camera. Mentre si stiracchiava, un’idea balenò nella sua mente: avrebbe passato la giornata in musica. Era da tanto tempo che non dedicava del tempo a sé stessa e sentiva il bisogno di coccolarsi con una melodia dolce e gioiosa.
Dopo una doccia rigenerante, Anne uscì nel suo giardino. L’aria frizzante la riempiva di energia e il canto degli uccelli sembrava inginocchiarsi al suo passaggio. Decise di prepararsi una colazione energizzante: pancake americani con sciroppo d’acero e una tazza di caffè aromatico.
Dopo aver fatto il pieno di energia, Anne si sedette al pianoforte. Era un’unione perfetta, una storia d’amore tra lei e la musica. Iniziò a suonare una dolce melodia, lasciandosi trasportare dalle note e dai ricordi che esse le suscitavano.
Le note danzavano tra le sue dita, mentre il suo sorriso si allargava sempre di più. Era come se la musica le permettesse di esprimere tutte le emozioni che altrimenti rimarrebbero nascoste e inesplorate dentro di lei. Anne si sentiva una donna gioiosa, libera di volare nel cielo dell’arte musicale.
Dopo qualche ora, Anne decise di andare a fare una passeggiata. La melodia continuava a risuonare nella sua testa e il ritmo si confondeva con i suoi passi leggeri. Lungo la strada, incontrò un negozio di dischi vintage e non poté resistere alla tentazione di entrarci.
Le scaffalature erano piene di vecchi vinili, ognuno contenente una storia da raccontare. Anne si fece cullare dal fascino del passato e comprò alcuni dischi dei suoi artisti preferiti. Sapeva che, una volta tornata a casa, quei vinili sarebbero diventati le colonna sonora delle sue giornate.
La sera, Anne accese alcune candele profumate e si rannicchiò sul divano con una coperta calda. Prese uno dei dischi appena comprati e lo posò con delicatezza sul giradischi. Il suono scaturì dal basso e si diffuse nell’aria, trasportando Anne in un’atmosfera magica.
Chiudendo gli occhi, lasciò che la musica la cullasse, come se un abbraccio invisibile la avvolgesse dolcemente. La sua mente si riempì di immagini felici, sorrisi sinceri e momenti di pura gioia. Si sentiva una donna fortunata, circondata da una melodia in grado di nutrire il suo spirito e rinvigorire il suo cuore.
Quella dolce melodia le ricordava che, anche nei momenti più bui, c’è sempre una luce che brilla per portarci avanti. La musica era per Anne una forma di gratitudine per la vita e di celebrazione delle emozioni umane.
E così, Anne si addormentò con il suono della melodia ancora nelle orecchie, consapevole del potere che la musica aveva sulla sua anima. Sapeva che, anche quando le parole non erano sufficienti, la musica avrebbe sempre parlato per lei.
Quella dolce melodia per una donna gioiosa era diventata il suo mantra quotidiano, la sua fonte di ispirazione e di gioia. Perché, come disse una volta Nietzsche, “senza la musica, la vita sarebbe un errore”. E Anne era determinata a non commettere nessun errore nella sua vita, ma solo a danzare al ritmo di una melodia dolce e gioiosa.