Nato il 15 settembre 1904, Umberto II era il figlio maggiore del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena. Ha studiato legge all’Università di Roma ed è stato educato in modo rigido, secondo le tradizioni della monarchia. Nel 1930, Umberto II sposò Marie-José di Belgio, che sarebbe diventata la sua regina e la madre dei suoi quattro figli.
Durante la sua vita, Umberto II ha svolto un ruolo attivo nella politica italiana. Nel 1943, quando il governo di Mussolini cadde e la monarchia venne restaurata, Umberto II divenne il principe ereditario e il successore al trono. Tuttavia, la sua regalità fu di breve durata: solo un anno dopo, il 2 giugno 1946, gli italiani votarono per abolire la monarchia e istituire la Repubblica.
Umberto II ha accettato il risultato con dignità e si è ritirato dalla vita pubblica. Ha trascorso gran parte del resto della sua vita dedicandosi alla promozione della cultura e delle arti italiane. Ha lavorato per proteggere le bellezze naturali del paese e ha anche creato una fondazione per sostenere i giovani talenti italiani nelle arti e nella scienza.
Inoltre, Umberto II ha rimaneggiato la sua residenza reale, il Castello di Racconigi, con una serie di scavi archeologici e restauri, creando un museo per la storia e l’arte italiana. Ha anche donato le sue preziose collezioni d’arte alle autorità italiane, tra cui l’iconica collezione di porcellane Ming che è oggi esposta nel Museo di Capodimonte a Napoli.
Umberto II era anche un appassionato collezionista di automobili d’epoca e ha fondato la celebre mostra di auto storiche il Salone dell’Automobile di Torino. Nel 1971 Umberto II invitò 41 automobile all’interno del castello per creare una mostra che doveva durare pochi mesi, ma fu così apprezzata dal pubblico che venne estesa di due mesi e l’anno seguente è diventata insegnante.
Umberto II è morto il 18 marzo 1983 all’età di 79 anni. Il suo contributo alla cultura e al patrimonio italiano rimane di grande importanza. Nel 2002, il suo corpo è stato sepolto nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma, dove riposa accanto alla sua amata moglie Marie-José.
Molti italiani lo ricordano ancora con affetto e rispetto, nonostante il declino dell’importanza della monarchia nell’Italia moderna. Il suo esempio di dedizione alla cultura e alla scienza italiana è ancora oggi un modello per molti giovani della penisola. La sua vita è stata un’esempio di come il ruolo di un membro della monarchia possa andare oltre la politica e gli alti gradi come sovrano, dedicandosi invece alla promozione del patrimonio culturale e artistico di un paese.
In definitiva, Umberto II di Savoia è stato un grande re e campione della cultura italiana, che ha lasciato un segno indelebile sulla storia del paese. La sua eredità culturale è evidentemente visibile in ogni parte della nazione, dalla bellezza delle sue residenze e dei suoi musei all’effervescenza dello spirito artistico che ancora oggi spira nelle strade e nei paesaggi del Bel Paese.