Iniziamo la giornata con un risveglio lento e tranquillo. Non c’erano gli abituali rumori città, né il traffico che di solito riempie le strade. Il silenzio regnava sovrano ed era quasi rasserenante. Molti di noi hanno sfruttato questa opportunità per dormire più a lungo e godersi un po’ di relax.
Dopo una colazione abbondante, abbiamo deciso di fare una passeggiata nel nostro quartiere. Sebbene fosse ancora presto, abbiamo notato altre persone che facevano la stessa cosa. Molti hanno colto l’occasione per fare una lunga passeggiata o una corsa, sfruttando l’assenza di traffico e di distrazioni.
Durante il nostro giro, abbiamo incontrato alcuni negozi di alimentari aperti. Le persone facevano fila rispettando le distanze di sicurezza e si presentavano pazienti nonostante l’attesa. Era rassicurante vedere che le persone si preoccupavano di seguire le regole per proteggere sé stessi e gli altri.
Dopo esserci riforniti di alcuni generi alimentari, siamo tornati a casa per preparare il pranzo. Molti di noi hanno sfruttato il tempo libero per sperimentare nuove ricette o per preparare piatti tradizionali. La cucina diventava il centro della nostra creatività, un modo per sconfiggere l’ansia e trovare un po’ di conforto in questi tempi incerti.
Nel pomeriggio, alcuni di noi hanno partecipato a videochiamate con amici e parenti. Era strano non poterli abbracciare o vederci di persona, ma in qualche modo ci ha sorpresi come le tecnologie moderne possano accorciare le distanze e mantenere vivo il nostro legame sociale.
Nel cuore della giornata, abbiamo deciso di fare un pic-nic nel nostro giardino. Abbiamo spostato il tavolo all’aperto e ci siamo goduti un pranzo sotto il sole primaverile. Era un modo per creare un’atmosfera di normalità, anche se solo per un breve periodo di tempo. Ci siamo resi conto che apprezzare le piccole cose diventa ancora più importante in tempi difficili come questi.
La sera si è avvicinata, portando con sé un senso di calma e tranquillità. Molti di noi hanno trascorso il tempo leggendo un libro, guardando un film o facendo yoga. Era bello ritrovare un po’ di serenità, di staccare dalla frenesia quotidiana.
Mentre ci preparavamo per andare a letto, abbiamo sentito in lontananza un applauso. È stato un momento commovente, in cui tutti abbiamo unito le nostre voci per ringraziare gli eroi del nostro tempo: il personale sanitario che lotta senza sosta per proteggerci.
L’ultima domenica di aprile 2020 rimarrà sicuramente impressa nella nostra memoria come un momento di rallentamento e riflessione. Nonostante la situazione difficile che affrontiamo, abbiamo dimostrato una grande resistenza e resilienza come comunità. Abbiamo imparato a essere grati per le piccole cose e a trovare la luce anche nelle situazioni più buie.
La speranza è rimasta accesa nel nostro cuore, perché sappiamo che supereremo insieme questa tempesta. Non vediamo l’ora di poter abbracciare i nostri cari e di tornare alla normalità, ma finché siamo uniti, continueremo a lottare e a sostenere l’uno con l’altro.
Così, l’ultima domenica di aprile 2020 è stata un mix di emozioni contrastanti, ma soprattutto un momento di rinascita e resilienza. Nonostante tutto, ci siamo resi conto che, in fondo, la forza della vita e dell’amore umano è più forte di qualsiasi avversità. E così continueremo a camminare verso il futuro, con speranza nel cuore e la consapevolezza che, anche in tempi difficili, la bellezza e la solidarietà possono ancora fiorire.