La canzone “Tu scendi dalle stelle” è una delle canzoni natalizie più famose e incantevoli della tradizione cristiana.

Scritta da San Alfonso Maria De Liguori nel XVIII secolo, questa canzone celebra il Natale e l’arrivo del Bambino Gesù. La melodia delicata e solenne, che si adatta perfettamente al contesto, è particolarmente adatta alla liturgia della messa di mezzanotte.

La canzone inizia con le parole “Tu scendi dalle stelle”, che sono il primo verso del testo. Questa è un’immagine intensa e suggestiva dell’incarnazione del Figlio di Dio, un evento che la tradizione cristiana ricorda come un vero e proprio miracolo.

Il testo della canzone dipinge una scena poetica del Natale: un cielo stellato, un paesaggio notturno invernale e un neonato che dorme nella mangiatoia, circondato da animali. La folla di angeli che i pastori vedono “in cielo” mentre “cantano” è la rappresentazione di una scena biblica significativa.

La canzone è anche un omaggio a Maria e Giuseppe, che sullo sfondo della notte stellata rappresentano l’amore e la devozione, la sollecitudine e l’umiltà verso il Bambino, messaggio universale e attuale che va oltre le barriere di tempo, nazioni e fedi.

La canzone si conclude con un invito alla devozione e alla gioia per il Natale: una vera e propria poesia che esalta l’attesa della venuta del bambino attraverso la vista delle stelle e il profumo inebriante della creazione.

In una serata di Natale, gli ultimi raggi del sole illuminano le case decorate e la gioia si rinnova. Ad accogliere tutti c’è “Tu scendi dalle stelle”, la canzone che fa parte della tradizione natalizia. Una melodia che si ascolta ancora oggi in chiese e nelle case di tutto il mondo, del cui significato è importante non privarsi:

“Tu scendi dalle stelle

O Re del cielo,

e vieni in una grotta

al freddo al gelo.

O Bambino mio Divino

Io ti vedo qui a tremar,

O mio Dio… ma che vuoi

che passi in questo mar?”

“Tu scendi dalle stelle” è una poesia che ci invita a guardarci dentro e a riscoprire il vero significato del Natale, del “dio che si fa carne” per incontrarci e salvarci dall’ombra del peccato. La canzone ci chiede di agire con generosità ed umiltà, di condividere con gli altri la bellezza della festa, di donare il nostro amore e di mettere al centro della celebrazione la figura del Bambino Gesù, il nostro Salvatore.

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