Secondo la leggenda, Tiresia nacque a Tebe, una delle città più importanti della Grecia antica. Fin da piccolo dimostrò un particolare talento per la divinazione, tanto che presto divenne famoso in tutta la regione per le sue previsioni. Una volta, mentre passeggiava nei pressi del fiume Cefiso, Tiresia vide due serpenti che combattevano tra loro. Decise di separarli, ma venne colpito da uno dei serpenti e diventò cieco.
A questo punto la sua vita cambiò radicalmente: non poteva più svolgere la sua attività di indovino e dovette fare i conti con la sua nuova condizione di disabilità. Ma nonostante tutto, Tiresia non perse il suo dono della chiaroveggenza, anzi, divenne ancora più potente e rispettato. Riusciva infatti a vedere il futuro attraverso i suoi sogni o ascoltando la voce degli dèi.
Tiresia incontrò molti personaggi famosi della mitologia greca, tra cui Odisseo, Edipo e Dioniso. In particolare, il suo ruolo nella vicenda di Edipo è molto importante: infatti fu lui a rivelare al re di Tebe che era lui stesso l’assassino di suo padre Laio e lo sposo della sua madre Giocasta. Questo avvenimento fu uno dei più memorabili della mitologia greca, e ancor oggi viene celebrato in numerose opere letterarie e artistiche.
Ma la figura di Tiresia non si esaurisce nella vicenda di Edipo: infatti egli è stato anche protagonista di altre storie che testimonia la sua importanza nella tradizione mitologica greca. Ad esempio, si dice che Tiresia abbia aiutato gli Argonauti a trovare la Via delle Velocipedi durante il loro viaggio alla ricerca del Vello d’Oro. Inoltre, pare che sia stato grazie a lui che Dioniso riuscì a trovare la sua amata Semele.
Tiresia è quindi un personaggio molto importante della mitologia greca, la cui figura ha ispirato numerosi artisti e letterati nel corso dei secoli. La sua cecità, la sua saggezza e il suo dono della divinazione lo rendono un personaggio ancora oggi affascinante e misterioso, il cui ruolo nella tradizione letteraria e nel folclore popolare rimane ampiamente riconosciuto.