“The Accountant”: una pellicola che mette in luce il lato oscuro del numero

“The Accountant” (2001) è un film diretto da Ray McKinnon, con protagonista Eddie King (interpretato da Ray McKinnon), un contabile inquietante che, dietro la sua facciata tranquilla e fredda, cela una serie di impulsi violenti e psicopatici.

Eddie King è un contabile dalle abilità uniche: tra i numeri e le cifre sa leggere la mente delle persone con una precisione spaventosa, capace di prevedere ogni loro azione e intenzione. Nonostante la sua passione per i numeri, tuttavia, King ha una vera e propria ossessione per la morte e la violenza, sublimata attraverso la pratica del pugilato.

La pellicola si apre con Eddie King che cerca di vincere un incontro di boxe clandestino, con l’intento di incassare una grossa somma di denaro per riaprire lo studio contabile che aveva dovuto chiudere alcuni mesi prima. Questo progetto sembra impossibile finché un giovane imprenditore di nome Jack Herrold (interpretato da Walton Goggins) non lo contatta per investigare sulla sua azienda, sospettando di una serie di attività illegali e corruttele.

King accetta il lavoro e in breve tempo scopre la verità: l’azienda di Herrold è coinvolta in una delle più grandi operazioni finanziarie illegali degli ultimi anni. Fidandosi ciecamente dei suoi istinti e delle sue abilità di contatore, King inizia una vera e propria caccia agli imbroglioni, aiutato dall’infermiera Jane (interpretata da Regina King) e dall’ex galeotto Lamar (interpretato da Billy Bob Thornton).

Nessuno è al sicuro dall’ossessione di Eddie King: non solo i nemici, ma anche i suoi amici e le persone che lo circondano diventano oggetti della sua follia. Tra i personaggi che popolano la pellicola c’è anche l’avvocato stravagante e grottesco Royal (interpretato da Walton Goggins), il suo assistente disoccupato e insicuro Bobby (interpretato da Gary Beach), e l’investigatore privato Colin (interpretato da Mongomery Clift).

“The Accountant” è un film che riesce a creare un’atmosfera inquietante e misteriosa, mantenendo lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine. La trama si sviluppa in modo imprevedibile, alternando momenti di tensione ad altri di suspense e di azione, senza mai perdere di vista la figura ambivalente di Eddie King e il suo mondo parallelo di numeri e violenza.

La pellicola è stata apprezzata dalla critica per la sua originalità e la sua capacità di portare sullo schermo un personaggio fuori dagli schemi e al contempo del tutto credibile. Senza cadere nella retorica del “vigilante movie”, “The Accountant” propone una riflessione sulle conseguenze che la solitudine e l’isolamento possono avere sulla psiche umana, oltre che sull’importanza del controllo delle cose che sembrano immateriali.

In conclusione, se siete amanti di un film sia thriller che pieni di azione, con protagonisti fuori dagli schemi e un retroscena misterioso da dipanare, “The Accountant” fa sicuramente per voi. Con il suo cast di attori capaci di reggere il confronto con un personaggio caratterizzato da un tratto borderline e inquietante, questo film vi terrà con il fiato sospeso fino alla fine della pellicola.

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