Il terremoto ebbe una magnitudo tra 7.2 e 7.5 sulla scala Richter e si originò sul fondo del mare, a circa 10 km dalle coste della Sicilia. In pochi secondi l’onda sismica si propagò fino alla città portando morte e distruzione. Famosa è la descrizione dell’ingegnere e scrittore Alfonso Maria Di Nola, che si trovava a Messina al momento del terremoto:
“La città subì una scossa che, per la sua intensità, superava ogni altra che nella provincia si era mai verificata. Tutti quelli che si trovavano sulle strade caddero a terra, e si sentiva il terreno tremare come se fosse una nave in tempesta. Non vi era distinzione di età o di sesso, tutti erano ugualmente sconvolti, e, per un attimo, regnò un silenzio sepolcrale.”
Molte furono le cause di questa catastrofe. Innanzitutto, ci fu la mancata manutenzione delle abitazioni, molte delle quali erano in pessimo stato e poco resistenti ai terremoti. In secondo luogo, c’è da considerare la posizione geografica della città, situata in una zona ad alto rischio sismico. Inoltre, la conformazione del territorio favorì la formazione di onde d’urto che amplificarono gli effetti del sisma.
I danni causati dal terremoto furono immensi. Si stima che più del 90% degli edifici di Messina fossero completamente distrutti. Molte delle vittime furono sepolte sotto le macerie delle proprie case. Inoltre, il sisma provocò uno tsunami che devastò le zone costiere, causando morte e distruzione anche in località fuori dalla città di Messina.
La risposta delle autorità non fu all’altezza della situazione. Mancavano le infrastrutture e le attrezzature per far fronte a una catastrofe di queste proporzioni. Inoltre, le autorità furono lente nell’organizzare le operazioni di soccorso. Solo dopo alcuni giorni, quando ormai era troppo tardi per salvare molte delle vittime, arrivarono i primi aiuti dall’estero.
Il terremoto di Messina del 1908 ebbe effetti duraturi sulla società italiana. Innanzitutto, la catastrofe mise in luce la necessità di migliorare le infrastrutture e le attrezzature per far fronte a situazioni di emergenza. Inoltre, il sisma provocò una grande ondata di solidarietà da parte di molti paesi europei e del mondo intero. Proprio grazie alla solidarietà di questi paesi, la città di Messina poté ricostruirsi e rialzarsi dalle macerie.
In conclusione, il terremoto di Messina del 1908 rimane uno dei momenti più tragici della storia italiana. La scarsa attenzione prestata alla manutenzione delle abitazioni e la posizione geografica della città furono solo alcuni dei fattori che causarono la catastrofe. Tuttavia, la solidarietà dimostrata dai paesi vicini e l’impegno nel ricostruire la città dimostrarono la forza e la resilienza del popolo italiano.