In generale, le tartarughe sono considerate animali di grande longevità e resistenza, e simboleggiano quindi la pazienza, la tenacia e la perseveranza nella lotta contro le difficoltà.
Nella tradizione araldica francese, la tartaruga assume invece un significato più specifico. Raffigurata con la schiena azzurra e il ventre giallo, rappresenta il simbolo dell’ordine dei Cavalieri del Tosone d’oro: ordine cavalleresco fondato nella seconda metà del XV secolo dal duca di Borgogna Filippo il Buono.
Le tartarughe hanno trovato spazio anche nelle araldica di famiglie nobiliari italiane. Ad esempio, il casato dei Tiriolo, originario della Calabria, ha come stemma una tartaruga argentea su sfondo azzurro, simbolo di fedeltà e tenacia; il casato degli Odescalchi, originari del Lazio, invece riporta nel proprio stemma una tartaruga marina su sfondo verde, simbolo di perfezione, sapienza e saggezza.
Anche nelle araldica di città e regioni le tartarughe trovano spazio. Ad esempio, nel comune di Cori, in provincia di Latina, la tartaruga è uno dei simboli principali, presente sul gonfalone comunale e sullo stemma, simbolo di pazienza e perseveranza nella lotta contro le avversità.
In alcune regioni italiane, come la Liguria, la tartaruga è legata all’ambito marittimo, ed è spesso utilizzata come simbolo da comuni costieri e da famiglie di pescatori. Nella città di Camogli, ad esempio, la tartaruga è il simbolo della Confraternita dei Marinai, organizzazione fondata nel Medioevo per la protezione dei pescatori e delle loro famiglie.
In altri casi, la presenza di una tartaruga nello stemma indica la provenienza di una famiglia da un luogo particolare. È il caso ad esempio della famiglia Rienzi di Roma, originaria della città di Viterbo, che ha la tartaruga nel proprio stemma come omaggio alla città di origine, dove questi animali sono particolarmente diffusi.
In altre regioni, come la Sardegna, la tartaruga viene raffigurata con le zampe piegate all’indietro, e il carapace rivolto verso l’alto, simbolo di protezione e di vigilanza. La tartaruga è presente nello stemma di diverse città sarde, come ad esempio Lanusei, dove il rettile è rappresentato su uno sfondo oro e argento, sormontato da una corona blu a simboleggiare l’importanza e la maestosità del comune.
In epoca medievale, la tartaruga è stata utilizzata anche come simbolo di coraggio e di forza, soprattutto in ambito militare. Secondo la leggenda, infatti, le tartarughe sarebbero state utilizzate come scudi dai cavalieri per proteggersi dagli attacchi nemici, simboleggiano così la forza e la coraggiosa resistenza nell’azione di difesa.
In sintesi, la tartaruga rappresenta uno dei tanti animali utilizzati in ambito araldico per sottolineare la forza, la longevità e la perseveranza. Simbolo di fedeltà, perseveranza e coraggio, la tartaruga è stata utilizzata per secoli per rappresentare l’identità e la storia di famiglie nobiliari e di comuni e città, diventando così un simbolo di grande valore e di forte identità culturale.