La strage di Ustica è uno dei più grandi misteri dell’aviazione italiana e internazionale. L’incidente avvenne il 27 giugno 1980, quando un aereo da caccia suono una bomba che esplose sulla pancia del DC-9 Itavia, volo 870, mentre era in volo da Bologna a Palermo, attraversando lo spazio aereo sopra l’isola di Ustica.

Il disastro risultò nella morte di 81 persone, tra i quali 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. L’aereo andò in pezzi in volo, schiantandosi nell’acqua alcuni chilometri al largo dell’isola di Ustica. Anche se la colpa della strage (e della successiva copertura dei fatti) non è stata ancora attribuita ufficialmente a nessuna persona, i sospetti principali si concentrano sull’azione di alcuni agenti del governo italiano, o su quella di agenti stranieri.

La strage di Ustica rappresentò un evento senza precedenti nella storia italiana. In molti non credono che sia stata solo una mera coincidenza che il volo Itavia abbia coinciso con un volo di spionaggio della NATO. Oltre a ciò, molti elementi fanno pensare che la strage sia stata il risultato di un complotto internazionale, che avrebbe visto il coinvolgimento di agenti segreti di vari paesi, tra cui Stati Uniti, Francia e Italia.

Il 30 giugno 1980, il presidente del Consiglio, Francesco Cossiga, convocò una conferenza stampa per annunciare la creazione di una commissione d’inchiesta sulla strage di Ustica. Tuttavia, secondo molte fonti, il governo italiano si sarebbe presto reso conto che l’indagine sul disastro avrebbe potuto smascherare le attività di agenti segreti e, per questo, avrebbe cercato in ogni modo di evitare che la verità venisse a galla.

Molti giornalisti, studiosi e attivisti hanno fatto pressioni per una riapertura dell’indagine sulla strage di Ustica, ma fino ad oggi l’inchiesta ufficiale è stata conclusa con una sentenza definitiva di archiviazione. Tuttavia, numerose attività si sono riaccese in questi ultimi anni, alla ricerca della verità, tra cui l’organizzazione di una commissione parlamentare che riapra l’inchiesta, in modo da scoprire fino in fondo cosa sia accaduto quel maledetto 27 giugno del 1980.

Nonostante l’impossibilità di trovare una verità definitiva, il disastro di Ustica ha lasciato incomplete molte biografie familiari, con il dolore per la perdita dei propri cari e l’agghiacciante sensazione che la responsabilità non sia stata mai attribuita. La verità, se si potrà mai scoprire, non potrà riportare in vita le 81 vittime, ma rappresenterebbe un segno morale e di giustizia verso tante vite spezzate in un momento che avrebbe dovuto solo rappresentare un volo commerciale tra una città e una meta turistica.

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