La Scuola Siciliana è un movimento letterario che ha avuto una grande importanza nella storia della letteratura italiana. Questa corrente ha visto la luce in Sicilia nel XII secolo grazie all’apporto poetico di alcuni autori che hanno scritto in una lingua che era un miscuglio di italiano e siciliano. La scuola ha raggiunto il suo apice tra il XIII e il XIV secolo.

La Scuola Siciliana è stata fondata da alcuni poeti e scrittori che avevano come obiettivo quello di prendere le distanze dalle correnti letterarie dell’epoca, come la poesia lirica provenzale, la scuola trobadorica e la poesia dolce stil novo. La Scuola Siciliana ha invece puntato sull’uso della lingua siciliana, un fatto che ha aperto la strada a una letteratura di grande spessore che ha messo al centro il popolo, i suoi problemi e la sua cultura.

I poeti che si possono annoverare nella Scuola Siciliana sono molti. Alcuni dei più noti sono Jacopo da Lentini, Guido delle Colonne, Cielo d’Alcamo, Bonvesin da la Riva e Giacomo da Lentini. La loro produzione letteraria si distinguono per la grande eleganza e raffinatezza stilistica, che fa sì che gli autori siano considerati il nucleo fondamentale della letteratura italiana.

La poesia della Scuola Siciliana è caratterizzata dall’uso del sonetto, che era stato già utilizzato da alcuni poeti a livello nazionale, ma che in Sicilia ha visto la sua massima espressione. Il sonetto è stato utilizzato dalla Scuola Siciliana per raccontare l’amore ma anche per descrivere le bellezze naturali della Sicilia e per narrare le vicende dei nobili che vivevano in quegli anni.

Una parte importante dell’opera degli autori della Scuola Siciliana è stata dedicata alla poesia religiosa. Gli scrittori siciliani hanno visto nella figura di San Francesco un’importante fonte d’ispirazione. La figura del santo è stata raccontata in modo nuovo, facendo emergere l’aspetto umano del personaggio, la sua umiltà e il suo messaggio di speranza.

Ci sono alcuni elementi distintivi della Scuola Siciliana che la rendono una corrente unica. In primo luogo, l’uso della lingua siciliana che ha permesso di portare in letteratura l’esperienza del popolo e di utilizzare un linguaggio che tutti potessero capire. In secondo luogo, l’adozione del sonetto, che ha dato il via a una nuova forma narrativa nell’ambito della poesia. In terzo luogo, la poesia religiosa incentrata sulla figura di San Francesco che ha permesso di esplorare un tema religioso in modo nuovo, oltre a fare emergere una visione della fede intima e profonda, contrapponendosi all’austerità ed alle gerarchie della Chiesa dell’epoca.

In conclusione, la Scuola Siciliana è stata una corrente letteraria importante, che ha portato in letteratura una lingua nuova, un nuovo modo di narrare e una nuova visione del mondo. La produzione letteraria degli autori della Scuola Siciliana si è contraddistinta per eleganza, raffinatezza e grande spessore, diventando così un importante patrimonio culturale che ha reso possibile la nascita della letteratura italiana.

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