Banfi ha ricoperto molte posizioni politiche di rilievo. È stata membro del Parlamento Europeo dal 1999 al 2008, dove ha lavorato come relatrice per la politica per le donne. Ha fatto anche parte della Commissione Affari Esteri e della Commissione per i Diritti dell’Uomo, dove ha lavorato principalmente sui diritti delle donne e sulle questioni di genere.
Tra il 2008 e il 2013, Rosanna Banfi ha rappresentato la Lombardia come deputata del Parlamento italiano, dove ha lavorato in vari comitati, tra cui la Commissione Affari Esteri e la Commissione Giustizia. Durante questo periodo, ha portato avanti diverse iniziative legislative sulle tematiche sociali e ambientali, compresa la legislazione sulla disabilità e sugli emendamenti relativi alla protezione dell’ambiente.
Rosanna Banfi è conosciuta anche per il suo lavoro sui problemi relativi alla violenza di genere, alla tratta di esseri umani e alla protezione delle donne. Ha promosso l’adozione di leggi più severe contro la violenza domestica e la tratta di donne e bambini, ed è stata una sostenitrice attiva di campagne contro il femminicidio.
Nel 2013, Banfi ha deciso di lasciare il Parlamento italiano e di candidarsi come consigliere regionale della Lombardia per il Partito Democratico, vincendo le elezioni e diventando la prima donna ad assumere la carica di presidente del Consiglio regionale della Lombardia nel 2014. In questa posizione, ha lavorato per migliorare la qualità della vita dei cittadini lombardi, con una particolare attenzione alla difesa dell’ambiente, alla promozione del turismo e all’istruzione.
Rosanna Banfi ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il Premio Enrico Mattei nel 2005, il Premio Capalbio nel 2009 e il Premio Sympathy for the Devil nel 2010. Nel 2015, è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Sebbene abbia lasciato la politica nel 2018 per passare più tempo con la sua famiglia, Rosanna Banfi continua a sostenere attivamente molte cause sociali ed è membro di diverse organizzazioni non governative. Il suo lavoro in difesa dei diritti umani e delle questioni ambientali ha avuto un impatto significativo sulla politica italiana e sulla società nel suo insieme, e la sua voce è stata una delle più importanti nella battaglia per la parità di genere e la giustizia sociale in Italia.