La storia inizia con Crusoe che salpa da Hull, in Inghilterra, nel 1651, contro la volontà del padre che voleva che diventasse un avvocato. Crusoe viene naufragato su un’isola deserta a causa di una tempesta violenta e si ritrova solo, privo di ogni confort e delle necessità della vita quotidiana.
Con grande coraggio e abilità, Crusoe si adatta alla vita sull’isola, scavando una grotta nella roccia per ripararsi, costruendo una capanna, allevando capre e coltivando raccolti. Impara anche a cacciare, pescare e conservare il cibo per le stagioni più secche.
La solitudine, tuttavia, comincia a farsi sentire e Crusoe cade in uno stato di depressione. Tuttavia, con l’arrivo di un nativo selvaggio nell’isola, Crusoe si sente rivivere e cerca di fare amicizia con lui. Riesce a comunicare con il nativo, di nome Venerdì, insegnandogli la lingua inglese e convertendolo al cristianesimo.
Crusoe viene finalmente salvato da una nave inglese, dopo 28 anni di solitudine sull’isola. Tornato in Inghilterra, trova una vita completamente cambiata e si trova a dover affrontare molti problemi sociali a causa della sua lunga assenza.
Il romanzo di Defoe è noto per la sua descrizione dettagliata della vita sull’isola e per la rappresentazione psicologica del personaggio di Crusoe che, attraverso la solitudine, cresce in forza e coraggio. Inoltre, presenta alcune tematiche importanti come la religione, la civiltà e la cultura.
Il personaggio di Crusoe diventa simbolo della lotta dell’uomo contro la natura selvaggia, della sua capacità di adattarsi e sopravvivere alle avversità. La sua esperienza diventa un esempio di resistenza contro la solitudine e l’abbandono.
In sintesi, Robinson Crusoe è una storia emozionante e affascinante che ci fa riflettere sulla nostra relazione con la natura e sulla nostra capacità di sopravvivenza. La trama, ricca di avventura e suspense, ci tiene ancora incollati alle pagine e, nonostante tutto sia ambientato in un’isola, la storia è attuale e ci insegna ancora oggi, come persone comuni di poter farcela anche quando non c’è nessuno alle spalle a sostenerci.