La ricetta prevede l’utilizzo di carne di manzo, scelta di preferenza di prima qualità e priva di grasso. La tradizione vuole che sia utilizzata la parte anteriore del bovino, ovvero la cosiddetta “punta di petto”. La carne deve tagliata a coltello in piccoli cubetti e poi impastata manualmente con un pestello in legno per renderla ancora più morbida.
Una volta preparata la carne, si aggiungono pochi ingredienti, ma di grande importanza per la riuscita del piatto: olio extravergine di oliva, sale, pepe nero, succo di limone e, a scelta, qualche goccia di aceto di vino rosso. Gli ingredienti devono essere miscelati con la carne cruda utilizzando le mani, in modo da ottenere una consistenza cremosa e ben amalgamata. Il risultato finale deve essere una massa di carne omogenea, di colore rosso scuro e dalla consistenza liscia e compatta.
La carne cruda piemontese si presenta sul tavolo sotto forma di piccole porzioni di forma tondeggiante, servite in un piatto di ceramica bianco e accompagnate da crostini di pane leggermente tostati e conditi con olio extravergine di oliva e aglio. Si può poi aggiungere un tuorlo d’uovo crudo al centro della carne, per arricchire ulteriormente il piatto di gusto e consistenza.
Il giusto abbinamento per la carne cruda piemontese sono i vini rossi di corpo, come il Barolo, il Barbaresco o il Nebbiolo. Le note tanniche e fruttate di questi vini si accordano perfettamente con la morbidezza della carne cruda.
Non ci sono dubbi, la carne cruda piemontese è una delle più famose e apprezzate specialità gastronomiche italiane, adatta ai veri intenditori del “buono” e del “genuino”. La sua preparazione richiede pochi ingredienti ma molta manualità e attenzione alla scelta della carne. Il risultato finale, però, sarà una vera delizia per il palato e un’esperienza culinaria da non dimenticare.