Il movimento prende il nome dai membri dell’organizzazione segreta chiamata Società dei Pugili o Boxer in inglese. Questi erano prevalentemente contadini che praticavano arti marziali, e che credevano di essere in grado di resistere alle truppe occidentali grazie alla loro forza ed esperienza nel combattimento.
La Ribellione dei Boxer aveva come obiettivo principale la cacciata dalle regioni nord-orientali della Cina delle potenze straniere e dei loro mercanti. I Boxer credevano che queste potenze stessero destabilizzando l’ordine sociale e morale del paese, e per questo motivo iniziarono a mettere in atto una serie di aggressioni contro i missionari stranieri e i loro convertiti cinesi.
La nella storia della Cina e del mondo. Questo evento dimostrò che il popolo cinese era in grado di unirsi per resistere alle pressioni delle potenze straniere, e che il paese era in grado di evolversi e modernizzarsi senza perdere la propria identità.
Questa ribellione è stata un esempio di come il nazionalismo e l’identità culturale possono diventare armi potenti nella lotta contro le oppressioni esterne. Nonostante i costi e le difficoltà, il popolo cinese ha dimostrato la sua capacità di difendere la propria terra e la propria cultura.
La Ribellione dei Boxer ha avuto un grande impatto sulla storia e la politica cinese, e ancora oggi viene ricordata come una delle principali rivolte popolari nella storia della nazione. Esse ci hanno insegnato l’importanza di riconoscere la diversità culturale, di rispettare le tradizioni e di difendere la nostra identità nazionale.