Durante la sua carriera, Vianello ha lavorato con alcune delle persone più importanti del mondo dell’intrattenimento italiano, tra cui il regista Federico Fellini e l’attore e regista Vittorio De Sica. Ma è stato soprattutto come presentatore televisivo che Vianello ha lasciato il segno.
Il suo programma più famoso è stato “Canzonissima”, che ha condotto per nove stagioni dal 1961 al 1970. Lo show era una sorta di varietà che metteva in mostra alcuni dei migliori cantanti e artisti italiani dell’epoca. Ma Vianello è stato anche il presentatore di altri programmi di successo come “Studio Uno” e “La fiera dei sogni”.
Oltre al mondo della televisione, Vianello ha anche recitato in numerosi film, tra cui “I soliti ignoti” e “L’armata Brancaleone”. In questi film, ha dimostrato di avere una grande abilità comica e di saper interpretare perfettamente i personaggi che gli venivano assegnati.
Ma l’eredità di Vianello non è stata solo artistica. Era noto per la sua grande umanità e generosità, e ha dedicato gran parte della sua vita a varie cause benefiche e alla solidarietà. Ha anche scritto un libro di memorie nel 2004 intitolato “La mia vita è una canzone”, in cui ha raccontato la sua vita artistica e personale.
Raimondo Vianello è scomparso il 15 aprile 2010, a 88 anni, lasciando un vuoto nel mondo dell’intrattenimento italiano che ancora oggi si sente. Ma il suo lavoro e la sua eredità continuano a vivere attraverso la sua arte e il suo impegno per la solidarietà.