Esistono diversi tipi di formule che riguardano i radicali doppi. Uno dei più comuni è la formula generale R-X-R’, dove R e R’ rappresentano gruppi funzionali identici. Questo tipo di formula indica che vi è una connessione diretta tra i due gruppi funzionali, ma non specifica quale sia la natura di R e R’. Ad esempio, possono essere gruppi alchilici, arilici o funzionali come un gruppo ossidrilico (OH) o amminico (NH2).
Un altro tipo di formula legata ai radicali doppi è quella che indica la posizione di connessione dei due gruppi funzionali. Questa formula si presenta nella forma R-X-Y, dove R rappresenta il gruppo funzionale comune e X e Y sono gli atomi che collegano i gruppi funzionali. Ad esempio, si può avere una formula come O-CH2-CH2-O, che rappresenta l’etere di etilene, dove due gruppi ossidrilici sono collegati da un ponte di atomi di carbonio.
Un’altra tipologia di formula è quella che indica una doppia connessione tra i gruppi funzionali. Questa si presenta nella forma R=D=R’, dove R e R’ rappresentano ancora i gruppi funzionali identici. In questa formula, vi è una doppia connessione tra i due gruppi funzionali, indicata dal simbolo “=” (uguale) o dal simbolo “\/” (twist). Ad esempio, si può avere una formula come R2C=NO2, che rappresenta un nitrocarburo, dove due gruppi alchilici sono collegati da un nitrogruppo.
Infine, vi è anche una formula che combina la doppia connessione con la posizione di connessione. Questa si presenta nella forma R=X=D=Y=R’, dove R rappresenta ancora il gruppo funzionale comune e X, Y e D sono gli atomi di connessione. Questo tipo di formula è spesso utilizzato per indicare strutture cicliche, come ad esempio R-CO-NH-CO-R’, che rappresenta una ciclidina.
In conclusione, i radicali doppi sono una forma particolare di radicali che presentano due gruppi funzionali identici collegati tra loro. Esistono diversi tipi di formule che riguardano i radicali doppi, come quelle generiche senza specificare la natura dei gruppi funzionali, quelle che indicano la posizione di connessione, quelle che indicano una doppia connessione e quelle che combinano la doppia connessione con la posizione di connessione. Queste formule permettono di identificare e rappresentare in modo preciso la struttura dei composti organici contenenti radicali doppi.