Adolf Hitler nacque il 20 aprile 1889, ad Braunau am Inn, in Austria. Da giovane, sviluppò un interesse per l’arte e si trasferì a Vienna nel 1907 per intraprendere una carriera come pittore. Tuttavia, le sue aspirazioni artistiche fecero presto naufragio e si trovò a vivere una vita precaria, sopravvivendo come vagabondo nelle strade della città.
Nel 1913, all’età di 24 anni, Hitler si trasferì a Monaco di Baviera, in Germania, in cerca di una nuova opportunità. Durante questo periodo, la sua vita subì una svolta significativa. La scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914 offrì a Hitler un’occasione per dimostrare il suo patriottismo e il desiderio di servire la Germania.
Nel corso della guerra, Hitler si unì all’esercito bavarese come soldato e prestò servizio sul fronte occidentale. La sua esperienza di combattimento lo influenzò profondamente, alimentando un profondo sentimento di nazionalismo e odio per i trattati di pace imposti dalla comunità internazionale, come il Trattato di Versailles.
Successivamente alla fine della guerra nel 1918, Hitler tornò a Monaco di Baviera e, nel 1919, si unì al Partito dei Lavoratori Tedeschi, ridenominato successivamente Partito Nazista. Inizialmente, venne nominato come oratore del partito e successivamente divenne il leader del circolo militare all’interno del partito.
Negli anni successivi, Hitler si trovò coinvolto in un colpo di stato fallito noto come il Putsch di Monaco nel 1923, che portò al suo arresto e alla sua incarcerazione. Durante la sua prigionia, Hitler scrisse il famoso libro “Mein Kampf” (“La mia battaglia”), in cui espose le sue idee politiche e la visione della Germania nazista.
Il Partito Nazista incrementò gradualmente il proprio consenso tra la popolazione tedesca, con la crisi economica e politica del periodo dei recenti anni ’20 e ’30. Nel 1932, Hitler sfidò il presidente Paul von Hindenburg alle elezioni presidenziali e nonostante la sconfitta, ottenne un considerevole sostegno popolare.
Nell’anno seguente, il 1933, Adolf Hitler conquistò finalmente il potere che tanto desiderava. All’età di 43 anni, Hitler venne nominato Cancelliere del Reich da Hindenburg il 30 gennaio 1933.
La sua nomina a Cancelliere segnò un punto di svolta nella storia tedesca e internazionale. In pochi anni, Hitler avrebbe concentrato il potere nelle sue mani, instaurando uno stato totalitario e innescando eventi che avrebbero portato allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e all’Olocausto.
La domanda su quanti anni avesse Hitler quando diventò Cancelliere del Reich è la seguente: Hitler aveva 43 anni quando raggiunse questa posizione di potere. Un dato che dimostra quanto velocemente sia stata la sua ascesa politica, considerando che pochi anni prima era stato sconfitto nelle elezioni presidenziali.
In conclusione, Adolf Hitler raggiunse la carica di Cancelliere del Reich a 43 anni, dopo un lungo percorso politico caratterizzato da sfortune, lotte e successi. Nonostante le atrocità e la distruzione che accompagnarono il suo regime, la sua vita e la sua carriera politica continuano ad affascinare e a generare dibattiti.