La compensazione è una modalità di pagamento utilizzata per estinguere un debito attraverso l’utilizzo di un credito verso l’ente creditore. Tuttavia, non tutti i tributi possono essere compensati con altri crediti. Vediamo quali tributi sono incompatibili con la compensazione.

1. Imposte di natura patrimoniale

Le imposte di natura patrimoniale, come ad esempio l’Imposta Municipale Propria (IMU) e l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPF), non possono essere compensate con altri crediti. Questo significa che se hai un’obbligazione di pagamento verso l’ente creditore, non potrai estinguere il tuo debito utilizzando crediti che potresti avere verso lo stesso ente.

2. Contributi previdenziali e assistenziali

I contributi previdenziali e assistenziali, come ad esempio l’INPS o l’INAIL, non possono essere compensati con altri crediti. Questi tributi devono essere regolati secondo le modalità di pagamento previste dalla normativa vigente, senza la possibilità di estinguere il debito tramite compensazione.

3. Contributi regionali e locali

I contributi regionali e locali, come ad esempio la Tassa sui Rifiuti (TARI) o la Tassa sull’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche (TOSAP), non possono essere compensati con altri crediti. Anche in questo caso, dovrai regolare il pagamento di tali tributi secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

4. Sanzioni e interessi moratori

Le sanzioni e gli interessi moratori applicati sui tributi non possono essere compensati con altri crediti. Questi importi aggiuntivi vanno regolati separatamente e non possono essere estinti tramite compensazione.

  • Conclusione: La compensazione può essere una modalità di estinzione del debito molto conveniente, ma non tutti i tributi possono essere compensati con altri crediti. Assicurati di conoscere le regole applicabili ai diversi tributi per evitare spiacevoli sorprese.
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