Quando si tratta di scegliere il tessuto per i nostri vestiti o per arredare la casa, spesso non pensiamo a quanto acqua richieda la sua produzione. Tuttavia, l’industria tessile è una delle industrie più inquinanti e la quantità di acqua utilizzata nella produzione dei tessuti può variare significativamente.

Quali tessuti richiedono più acqua?

Alcuni tessuti richiedono una grande quantità di acqua per essere prodotti. Ecco alcuni dei tessuti che sono noti per essere particolarmente assetati d’acqua:

  • Cotone: Il cotone è uno dei tessuti più comuni e richiede una grande quantità di acqua per essere coltivato. Secondo alcune stime, per produrre una sola t-shirt in cotone sono necessari circa 2.700 litri di acqua.
  • Lino: Il lino è un altro tessuto naturale che richiede una notevole quantità di acqua per essere prodotto. Per ottenere una tonnellata di lino, possono essere necessari fino a 20.000 litri di acqua.
  • Lana: La produzione di lana richiede acqua per lavare e tingere le fibre animali. Inoltre, gli allevamenti di pecore, dalle quali viene ricavata la lana, richiedono notevoli quantità di acqua per l’irrigazione delle terre e la gestione degli animali.

Esistono tessuti che richiedono meno acqua?

Sì, ci sono tessuti che richiedono meno acqua per essere prodotti. Ecco alcuni esempi:

  • Poliesteri riciclati: Utilizzare tessuti riciclati, come il poliestere riciclato, può aiutare a ridurre il consumo di acqua, poiché non è necessario coltivare nuove piante o allevare animali.
  • Lyocell: Il tessuto di lyocell, noto anche come Tencel, richiede meno acqua rispetto al cotone per essere prodotto. Viene prodotto da legno proveniente da foreste certificate e il processo di produzione utilizza un solvente organico riciclabile a basso impatto ambientale.
  • Bambù: Il bambù è una fibra naturale che richiede meno acqua e meno pesticidi rispetto al cotone. Inoltre, cresce rapidamente e può essere coltivato senza l’uso di prodotti chimici dannosi per l’ambiente.

Come posso fare scelte più sostenibili?

Per fare scelte più sostenibili riguardo ai tessuti che acquistiamo, possiamo seguire alcuni semplici passaggi:

  • Scegliere tessuti provenienti da fonti sostenibili e certificate, come il lino biologico o il cotone proveniente da coltivazioni eco-sostenibili.
  • Preferire tessuti riciclati o riciclabili, come il poliestere riciclato o il nylon rigenerato.
  • Scegliere tessuti che richiedono meno acqua per essere prodotti, come il lyocell o il bambù.
  • Preferire marchi e produttori che si impegnano per la sostenibilità ambientale e sociale.
  • Acquistare meno tessuti e fare scelte di qualità, in modo da ridurre la quantità complessiva di tessuti prodotti.

Prendere coscienza del consumo di acqua legato all’industria tessile è un passo importante per contribuire a ridurre l’impatto ambientale di questa industria. Scegliere tessuti più sostenibili è un modo concreto per fare la differenza e promuovere un futuro più verde.

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