Qual è la di vini tappati?

Quando si parla di vini, uno degli elementi che spesso viene trascurato ma che gioca un ruolo fondamentale nella conservazione e nell’invecchiamento della bevanda, è il tappo di chiusura della bottiglia. Ma qual è la percentuale di vini tappati sul mercato? Vediamo di approfondire questo argomento.

La scelta del tipo di tappo per chiudere una bottiglia di vino può influenzare in modo significativo la qualità e la longevità del prodotto. I tappi più comuni sono quelli in sughero, ma esistono anche altri materiali come il tappo a vite o i tappi in plastica.

Secondo studi recenti, la percentuale di vini tappati con tappo di sughero si aggira intorno al 70%. Questo significa che la maggior parte dei vini che troviamo sul mercato è ancora tappata con il tradizionale tappo di sughero. Nonostante l’evoluzione e l’introduzione di nuovi materiali, il sughero resta ancora il preferito dai produttori di vino e dai consumatori per diverse ragioni.

Innanzi tutto, il sughero è un materiale naturale, biodegradabile e sostenibile, a differenza di altri materiali sintetici o plastici. Inoltre, il sughero permette una certa permeabilità all’ossigeno, che consente al vino di respirare durante la sua evoluzione in bottiglia. Questa caratteristica può essere fondamentale per quei vini che richiedono un periodo di invecchiamento per sviluppare i loro aromi e caratteristiche più complesse.

Tuttavia, l’uso del sughero presenta anche alcuni svantaggi. Uno dei principali è rappresentato dalla cosiddetta “verinatura”. Si tratta di una reazione chimica tra il sughero e il vino, che può portare alla formazione di composti aromatici indesiderati, compromettendo il gusto e l’aroma della bevanda. Inoltre, anche se raro, il tappo di sughero può essere affetto da difetti come la muffa o l’ossidazione, che possono rovinare il vino.

Per questo motivo, nel corso degli anni sono state sviluppate alternative al tappo di sughero. Un’opzione molto diffusa è rappresentata dai tappi a vite, che offrono una perfetta tenuta e impediscono la formazione di verinatura. Questi tappi sono particolarmente utilizzati per i vini destinati al consumo immediato, ma sono sempre più apprezzati anche per i vini di qualità che richiedono un buon invecchiamento.

Un’altra alternativa sono i tappi in plastica, che offrono anch’essi una buona tenuta, ma sono meno diffusi rispetto ai tappi di sughero e a quelli a vite. I tappi in plastica sono prevalentemente utilizzati per i vini di fascia bassa o di produzione industriale, dove la conservazione e l’invecchiamento non rappresentano elementi critici.

In conclusione, la percentuale di vini tappati con tappo di sughero si aggira intorno al 70% sul mercato, ma è importante sottolineare che negli ultimi anni si sta assistendo a un aumento dell’uso di tappi a vite e di tappi in plastica. La scelta del tipo di tappo dipende dalla tipologia di vino, dal suo potenziale di invecchiamento e dalle preferenze dei produttori e dei consumatori. La chiave è trovare il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione per garantire la migliore conservazione e degustazione dei vini.

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