La prima formazione artistica di Gallinari cominciò alla giovane età di 14 anni, quando iniziò a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Durante gli anni dell’accademia, Prospero Gallinari sviluppò la sua abilità nel disegno: i suoi disegni di nudi al carboncino e pastello erano considerati dei capolavori.
Gallinari si avvicinò alla pittura grazie all’influenza del paesaggista calabrese Domenico Morelli, diventando successivamente un esponente della pittura dell’Académie. Presto divenne un membro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e vi tenne una cattedra di disegno per molti anni.
La pittura di Gallinari era caratterizzata dalla grande attenzione ai particolari e alla luce, che conferiva alle sue opere una particolare intensità. La sua formazione accademica lo portò a sviluppare una tecnica pittorica molto precisa, che gli permise di rappresentare ogni dettaglio del soggetto.
I temi preferiti di Gallinari erano le scene di vita quotidiana e i paesaggi, spesso rappresentati attraverso tonalità cromatiche calde e intense. La sua capacità di descrivere i volti e i gesti delle persone nelle sue opere è stata particolarmente apprezzata.
Gallinari fu anche un insegnante molto rispettato ed influente: molti dei suoi allievi divennero a loro volta noti artisti, come Vittorio Bressani, Annibale Brugnoli e Filippo Sforza.
Prospero Gallinari morì a Bologna nel 1903, dopo una lunga carriera artistica di successo. La sua influenza sulla pittura italiana del XIX secolo fu molto grande, influenzando molti altri artisti e diventando una figura di riferimento per gli studenti di arte in tutto il paese.
Le opere di Gallinari sono ancora oggi conservate in numerosi musei e collezioni private in Italia e all’estero e continuano ad essere ammirate per la loro grande bellezza e intensità. L’eredità di questo grande artista è rimasta viva nel tempo, garantendo la conservazione della grande tradizione artistica italiana che ha caratterizzato il XIX secolo.