Tuttavia, negli ultimi anni, si è assistito a un cambiamento nella considerazione della potenza fiscale come strumento di determinazione delle tasse automobilistiche. Infatti, con l’introduzione di nuove tecnologie e motori sempre più efficienti, la potenza fiscale è stata superata da altri fattori più rilevanti per la valutazione dell’impatto ambientale delle autovetture.
Il primo che ha influito su questa superata è stato il progressivo passaggio dalle motorizzazioni tradizionali a quelle ibride ed elettriche. Questi nuovi motori, grazie alla loro maggiore efficienza e al minore impatto ambientale, hanno favorito una revisione dei parametri di calcolo delle tasse automobilistiche. Infatti, la potenza fiscale, legata principalmente alla cilindrata e alla potenza massima del motore, non tiene conto degli effettivi consumi e delle emissioni di CO2 dell’autovettura.
Un altro fattore che ha influenzato il superamento della potenza fiscale è stato l’introduzione del concetto di “omologazione WLTP” (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure). Questo nuovo sistema di omologazione e misurazione dei consumi ed emissioni di CO2, introdotto nel settembre 2018, ha fornito dati più realistici rispetto al precedente sistema NEDC (New European Driving Cycle) e ha permesso di valutare in maniera più precisa l’impatto ambientale delle autovetture.
Di conseguenza, le autorità competenti hanno rivisto i criteri di tassazione automobilistica e hanno introdotto nuovi parametri basati sui dati forniti dall’omologazione WLTP. Ad esempio, in molti paesi europei, tra cui l’Italia, il calcolo del bollo auto è ora basato sulle emissioni di CO2 dell’autovettura anziché sulla sua potenza fiscale.
Questa nuova impostazione ha permesso una tassazione più equa e proporzionata alle effettive performance ambientali delle autovetture. Infatti, le automobili con basse emissioni di CO2 beneficiano di tasse automobilistiche più contenute o addirittura esenzioni, promuovendo così l’utilizzo di veicoli a basse emissioni.
In conclusione, la potenza fiscale, che per molti anni è stata considerata un parametro determinante per la tassazione automobilistica, è stata superata da altri fattori più rilevanti per la valutazione dell’impatto ambientale delle autovetture. Grazie all’introduzione di nuove tecnologie e sistemi di misurazione delle emissioni più precisi, la tassazione automobilistica è divenuta più equa e orientata alla riduzione delle emissioni di CO2.