La piazza prende il nome dalla città di Bengasi, in Libia, che fu colonizzata dall’Italia tra il 1911 e il 1943. La piazza fu costruita nella prima metà degli anni ’30, quando il quartiere Africano fu progettato nell’ambito dell’espansione urbanistica di Roma in epoca fascista.
La piazza è dominata dall’imponente Torre Littoria, alta 47 metri, che fu costruita tra il 1934 e il 1935 e che rappresenta una delle opere architettoniche più rappresentative del periodo fascista. La torre è stata utilizzata in passato come sede della Direzione generale per l’Africa italiana e oggi ospita alcune organizzazioni di carattere culturale.
Oltre alla Torre Littoria, la piazza ospita anche alcuni edifici storici, tra cui la Casa del Mutilato, un edificio costruito nel 1934 per ospitare i reduci della prima guerra mondiale, la Chiesa di Santa Maria Addolorata, inaugurata nel 1931 e caratterizzata da un’architettura di stile gotico-romanico, e il monumento ai caduti del quartiere Africano, eretto nel 1933.
Ma la piazza Bengasi è anche famosa per i suoi locali. Qui infatti si possono trovare numerosi ristoranti, bar e caffè che attirano una grande quantità di persone, soprattutto nel periodo estivo quando la piazza diventa un luogo ideale per trascorrere serate all’aperto con amici e parenti.
Inoltre, la piazza è il luogo in cui si svolgono numerosi eventi culturali e musicali, come concerti e spettacoli teatrali, che attirano sempre un gran numero di spettatori.
La piazza Bengasi rappresenta quindi un luogo unico a Roma, caratterizzato dall’imponente presenza della Torre Littoria e dal fascino degli edifici storici che la circondano, ma anche dalla vitalità dei suoi ristoranti e locali notturni e dall’energia degli eventi culturali che vi si svolgono.
Per tutti questi motivi, la piazza Bengasi è diventata una tappa imprescindibile per chi visita Roma, ma anche un luogo amato e frequentato dai romani stessi, che la considerano una vera e propria gemma architettonica e culturale della città eterna.