Il vino è un prodotto tipico della regione del Jura, situata nella parte orientale della Francia, al confine con la Svizzera. Il suo nome è un’interpretazione letterale del francese “vin jaune”, che significa letteralmente “vino giallo”. Ma perché questo vino è chiamato proprio così?

La risposta può essere trovata nella sua particolare lavorazione e nelle caratteristiche uniche che rendono il vino giallo così speciale. Il processo di produzione del vino giallo inizia con l’utilizzo di uve Savagnin, un vitigno autoctono, che conferisce al vino il suo caratteristico sapore e profumo. Dopo la vendemmia, le uve vengono pressate e il mosto ottenuto viene posto in botti di rovere per la fermentazione.

Quello che fa davvero la differenza nel processo di produzione del vino giallo è il suo invecchiamento particolare. Dopo la fermentazione, il vino viene lasciato a maturare per almeno sei anni in botti di rovere di grandi dimensioni. Durante questo periodo di invecchiamento, il vino subisce una speciale ossidazione che contribuisce a sviluppare il suo caratteristico dorato e il suo sapore unico.

Durante l’invecchiamento in botti di rovere, si sulla superficie del vino una pellicola di lieviti chiamata “velo di flor”. Questa pellicola protegge il vino dall’ossigeno e permette una lenta e graduale evoluzione delle sue caratteristiche organolettiche. Durante questo periodo, il vino giallo sviluppa aromi complessi di mandorla, nocciole tostate e spezie che lo rendono particolarmente apprezzato dagli intenditori.

Il vino giallo è anche noto per la sua alta concentrazione di alcool. Durante l’invecchiamento in botti di rovere, una parte del vino si evapora naturalmente, sottraendo acqua e aumentando la concentrazione di alcool. Questa evoluzione rende il vino giallo molto robusto e persistente, con un grado alcolico che può raggiungere anche i 14-15 gradi.

Ma perché chiamarlo proprio “vino giallo”? Il nome deriva proprio dal suo caratteristico colore dorato, che è il risultato della lunga ossidazione subita durante l’invecchiamento in botti di rovere. Questo colore brillante è una delle caratteristiche che lo distinguono dagli altri vini bianchi e lo rende così attraente agli occhi degli appassionati di vino.

Oltre alle sue caratteristiche organolettiche, il vino giallo è associato anche a tradizioni e festività nella regione del Jura. In particolare, viene spesso servito durante le celebrazioni del Comté, un formaggio a pasta dura prodotto nella stessa regione. Questa combinazione di sapori unici rende il vino giallo un perfetto accompagnamento per piatti a base di formaggio e persino per il cioccolato.

In conclusione, il vino giallo è chiamato proprio così a causa del suo caratteristico colore dorato, ottenuto grazie alla lunga ossidazione durante l’invecchiamento in botti di rovere. Questo vino è davvero unico, sia per il suo processo di produzione particolare che per le sue caratteristiche organolettiche complesse. Se avete l’opportunità di assaggiare un vino giallo del Jura, non esitate a farlo, perché sarà un’esperienza unica per il vostro palato.

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