Il movimento è stato fondato da Ahmad Jibril, un ex ufficiale dell’esercito siriano, e ha iniziato a operare in Libano. Inizialmente era considerato un’organizzazione relativamente minore, ma ha guadagnato visibilità dopo l’uccisione di 26 turisti israeliani nel 1974. Questo attacco ha portato a una vasta rappresaglia dell’esercito israeliano, con un bombardamento massiccio della zona sud del Libano, dove il PLF ha stabilito la sua base.
Il PLF ha anche rivendicato diversi altri attacchi terroristici. Nel 1976 ha sequestrato un aereo di linea israeliano con 248 passeggeri a bordo. L’aereo è stato dirottato a Entebbe, in Uganda, dove è stato circondato dalle forze speciali israeliane. L’operazione di salvataggio ha portato alla morte di quattro soldati israeliani, un agente di intelligence ugandese e 45 ostaggi oltre al dirottatore. L’incidente è diventato noto come il dirottamento di Entebbe.
Nel 1987, il PLF ha annunciato che avrebbe rinunciato ai sequestri e alle uccisioni di civili. Tuttavia, è stato ancora coinvolto in numerosi attacchi contro Israele. Nel 2018, il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato il segretario generale del PLF, Muhammad Zaydan, accusandolo di aver pianificato e condotto attacchi terroristici.
Come molti altri gruppi paramilitari palestinesi, il PLF ha subito una serie di sconfitte politiche e militari. Nel 1982, Israele ha invaso il Libano per attaccare l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina e il PLF. Nel 2006, il PLF è stato coinvolto nella guerra tra Israele e Hezbollah e ha subito numerosi danni.
Da allora, il PLF è stato per lo più inattivo. L’organizzazione ha anche subito critiche per la sua mancanza di efficacia nella lotta contro l’occupazione israeliana. Il movimento è stato anche criticato per aver adottato una strategia di attacchi terroristici, piuttosto che una strategia di resistenza popolare non violenta.
Nel 2012, il PLF ha fatto notizia per aver collaborato con il governo di Bashar al-Assad in Siria, nella repressione della protesta popolare contro l’autorità di Bashar al-Assad. Questo ha portato alla perdita di sostegno da parte di molti palestinesi.
Nonostante le sue sconfitte, il PLF continua a mantenere una presenza in Libano e altri paesi arabi. Tuttavia, la sua influenza è stata ridotta e non è più un attore chiave nella lotta per l’indipendenza palestinese.
In conclusione, il Palestinian Liberation Front godeva di un certo sostegno tra i palestinesi per la sua lotta contro l’occupazione israeliana. Tuttavia, la sua strategia di attacchi terroristici è stata criticata come controproducente e ha portato a ripetute sconfitte. Nonostante la sua storia di combattimento, il PLF è oggi considerato un movimento relativamente marginale.