L’opera inizia con la tragica morte di Euridice, che viene morsi da un serpente velenoso durante una passeggiata. Orfeo, devastato dal dolore, decide di scendere agli inferi per cercare di riportare la sua amata in vita. La sua voce e il suo strumento musicale, la lira, sono così potenti che convincono Persèfone, regina degli inferi, e suo marito Plutone a permettergli di riportare Euridice nel mondo dei vivi, a una sola condizione: non dovrà voltarsi a guardarla fino a quando non saranno usciti completamente dagli inferi.
Così, Orfeo guida Euridice fuori dall’Ade con la speranza di riabbracciare finalmente il suo amore. Ma il dubbio e l’ansia lo tormentano mentre cammina, incerto se Euridice lo segua ancora. Alla fine, la voce di Euridice diventa insopportabile e Orfeo non può resistere alla tentazione di voltarsi a guardarla, temendo che lei sia scomparsa. Il suo atto di disobbedienza non solo mette a rischio la sua felicità ma fa cadere Euridice in una profonda tristezza, poiché viene trasportata nuovamente indietro.
La storia di Orfeo ed Euridice è un profondo e commovente racconto sulla forza e la fragilità dell’amore. Gluck, con le sue melodie dolci e potenti, riesce a trasmettere tutto il dramma e l’intensità di queste emozioni. Ogni nota musicale è intrisa di passione e sofferenza, evocando nel pubblico sentimenti di compassione e simpatia per i protagonisti.
In particolare, il momento culminante dell’opera è l’aria “Che farò senza Euridice”, eseguita da Orfeo dopo aver perso per la seconda volta l’amore della sua vita. Questa melodia dolente e struggente rappresenta la sua disperazione e il dolore insopportabile che sente dopo aver perso Euridice. Le parole “Che farò senza Euridice?” sono un esclamazione di tormento, mentre Orfeo contempla il vuoto che ora lo circonda senza il suo amato.
L’opera di Gluck è stata un capolavoro della sua epoca e ha influenzato il futuro sviluppo dell’opera lirica. Con Orfeo ed Euridice, l’autore introdusse una visione più realistica dell’opera, eliminando gli elementi eccessivamente virtuosistici che avevano dominato il genere. Gluck voleva enfatizzare le emozioni e il potere della musica per trasmettere le passioni umane, e ha raggiunto questo obiettivo con grande successo.
L’opera continua ad essere rappresentata e apprezzata in tutto il mondo, grazie alla sua bellezza intrinseca e alla potenza del suo racconto. Orfeo ed Euridice ci insegna che l’amore può superare ogni ostacolo, ma richiede anche fiducia e sacrificio. Gluck ha catturato alla perfezione questa essenza dell’amore in tutta la sua grandezza e forza, rendendo questa storia mitologica una fonte di ispirazione eterna per il pubblico.