Maurizio Gucci, che era il nipote del fondatore della casa di moda, ha ereditato l’azienda negli anni ’80, ma ha dovuto affrontare numerose difficoltà a causa di una serie di errori di gestione. Nel 1993, ha deciso di vendere la sua quota di Gucci ad un gruppo investitore di Bahrain, lo Sheik Al-Fayed, che voleva acquisire il controllo dell’intero marchio.
In seguito alla vendita, Gucci ha iniziato una nuova carriera come investitore e ha sposato Patrizia Reggiani, una donna ricca ed elegante che gli è stata molto vicina durante il suo periodo di difficoltà. Tuttavia, la loro situazione matrimoniale è presto diventata tumultuosa, con Gucci che ha intrattenuto una relazione con una donna molto più giovane, Paola Franchi.
La decisione di Gucci di chiedere il divorzio e di tagliare i fondi per le spese della moglie hanno scatenato l’ira di Patrizia, che ha ordinato l’assassinio di Maurizio. Questa decisione è stata presa con la complicità di un gruppo di criminali, tra cui il figlio della cameriera di Patrizia, Ivano Savioni, e l’assassino di professione Benedetto Ceraulo.
L’omicidio di Maurizio Gucci è avvenuto nella mattina del 27 marzo 1995, a Milano, vicino alle sedi centrali del gruppo Gucci. Gucci, che aveva 46 anni, è stato ucciso da Ceraulo con tre colpi di pistola alla testa. Il corpo dell’uomo è stato trovato da un passante poco dopo l’omicidio.
L’indagine della polizia è stata molto complessa, a causa della mancanza di prove e testimonianze. Tuttavia, i sospetti sono rapidamente caduti su Patrizia Reggiani, che è stata arrestata e processata per aver ordinato l’omicidio del marito.
Il processo si è svolto nel 1998, con Patrizia che è stata condannata a 29 anni di reclusione per l’omicidio di Maurizio Gucci. Savioni e Ceraulo sono stati anche condannati a pene detentive.
L’omicidio di Maurizio Gucci ha rappresentato un duro colpo per l’intera famiglia Gucci, e ha avuto conseguenze anche dai punti di vista finanziario e pubblicitario. Tuttavia, il marchio Gucci è riuscito a risollevarsi e a diventare una delle case di moda più famose al mondo, grazie anche al contributo creativo di designer del calibro di Tom Ford e Alessandro Michele.
Oggi, l’omicidio di Maurizio Gucci è ancora un caso aperto nella storia della criminalità italiana, e rappresenta un esempio di quanto possa essere pericoloso l’amore per il denaro e la sopraffazione nella vita di tutti i giorni.