Il Nasdaq è uno dei mercati finanziari più importanti al mondo e rappresenta il punto di riferimento per le aziende tecnologiche che decidono di quotarsi in Borsa. Nasdaq, acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotations, è stato fondato nel 1971 come alternativa alla Borsa di New York, con l’obiettivo di utilizzare la tecnologia per automizzare il processo di quotazione delle azioni. Oggi, il Nasdaq è un importante indicatore dell’economia americana e mondiale, con una capitalizzazione complessiva di oltre 12 trilioni di dollari.
Il Nasdaq venne creato per rispondere alle necessità delle aziende tecnologiche che, in quel momento, rappresentavano una nuova frontiera nell’economia globale. Attraverso l’uso di tecnologie informatiche all’avanguardia, il Nasdaq propose un nuovo modo di gestire la quotazione delle azioni e dei titoli, che consentiva alle aziende di accedere al mercato con una maggiore agilità e trasparenza.
Il Nasdaq si distingue dalla Borsa di New York per vari motivi, tra cui la maggior concentrazione di aziende tecnologiche e innovative. Infatti, il Nasdaq è conosciuto come il luogo privilegiato dove si quotano molte delle aziende che hanno fatto la fortuna dell’economia digitale, dal gigante dei social media Facebook alla multinazionale di Cupertino Apple, passando per le società di software come Microsoft o Adobe.
Il Nasdaq, tuttavia, non si limita alle società tecnologiche. Infatti, qui si trovano anche aziende di altri settori, come il retail, la finanza e l’energia. La vera forza del Nasdaq, tuttavia, resta quella di essere il mercato preferito dalle società innovative e tecnologiche che puntano alla crescita.
Il Nasdaq è una vera e propria barometro dell’economia americana e, in una certa misura, mondiale. Il suo indice (il Nasdaq Composite) è, infatti, considerato uno dei principali indicatori della salute dell’economia digitale e dell’innovazione. Nel corso degli anni, il Nasdaq ha subito molte fluttuazioni, spesso in relazione a eventi di carattere globale, come la crisi dei mutui subprime del 2008 o la pandemia di Covid-19 del 2020. Tuttavia, il mercato si è dimostrato estremamente resiliente, tanto da ottenere, negli ultimi anni, una serie di riconoscimenti internazionali come la miglior