L’incrociatore Moskva è stato varato nel 1967, dopo quasi dieci anni di progettazione e costruzione. La nave era lunga 186 metri e pesava oltre 11.000 tonnellate, con una velocità massima di 34 nodi. Il suo armamento principale consisteva in 16 missili antibuona, 56 missili antiaerei e cannoni quadrupli da 130 millimetri. Sotto l’aspetto delle tecnologie avanzate, la nave era equipaggiata con radar all’avanguardia e un sistema di controllo del fuoco altamente sofisticato.
L’incrociatore Moskva è stato concepito come la punta di lancia della flotta sovietica, in grado di proiettare la forza navale dell’URSS in tutto il mondo. La nave è stata utilizzata in diverse missioni di pattugliamento e di sorveglianza, e ha partecipato a diversi esercizi militari lungo la costa del Mar Nero e del Mediterraneo. La nave è stata anche impiegata per scortare convogli di navi mercantili sovietiche al largo delle coste africane, e per partecipare a diverse operazioni di salvataggio in mare aperto.
Durante la Guerra Fredda, il Moskva e le sue controparti americane sono state costantemente in competizione per il dominio dei mari. Molti incontri vicini sono stati segnalati tra il Moskva e gli incrociatori americani nel Mediterraneo, e la nave sovietica è stata spesso avvicinata da aerei militari americani in missioni di sorveglianza. Tuttavia, il Moskva è rimasto uno dei simboli di potenza della flotta sovietica, e la sua presenza era spesso sufficiente a intimidire potenziali avversari.
Dopo la caduta dell’URSS, il Moskva è rimasto in servizio nella Marina Russa. La nave è stata impiegata in diverse missioni di combattimento, compresa la partecipazione all’operazione navale russa contro la Georgia nel 2008. Nel 2015, tuttavia, il Moskva è stato messo fuori servizio e rimpiazzato dal nuovo incrociatore Admiral Nakhimov.
Nonostante sia in pensione, il Moskva rimane uno dei simboli dell’epoca sovietica e della potenza navale dell’URSS. La sua architettura distintiva e la sua imponente presenza lo rendono ancora oggi una vera meraviglia della tecnologia navale, e numerose foto e video della nave sono ancora visibili su internet. La sua eredità continua a vivere nella Marina Russa, e il suo nome rimane associato a uno dei momenti più importanti della storia navale del XX secolo.