La sua carriera ebbe una svolta nel 1966, quando incontrò Lucio Battisti, un giovane cantautore che aveva bisogno di un produttore che credesse nel suo talento. Mogol capì immediatamente il potenziale di Battisti e insieme crearono alcuni dei più grandi successi della musica italiana, come “Acqua azzurra, acqua chiara” e “Un’avventura”.
La maggior parte delle canzoni di Battisti venivano scritte da Battisti e Mogol insieme, con Mogol che si occupava principalmente dei testi e Battisti della musica. Questa collaborazione fu molto fruttuosa e durò fino al 1994, quando Battisti decise di ritirarsi dalla musica.
Mogol continuò comunque la sua attività come autore e produttore, lavorando con molti altri artisti italiani come Ornella Vanoni, Vasco Rossi e Jovanotti. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio Lunezia per la sua carriera nel 2009.
Ma il Mogol non è solo un autore di successi pop: è anche un poeta e un intellettuale che ha scritto molte opere di poesia e di saggistica. La sua poesia è stata lodata da molti critici, tra cui Pier Paolo Pasolini, e ha ispirato molte canzoni dei suoi stessi lavori, come ad esempio “La luce dell’est” di Ivano Fossati.
Ma Mogol è anche un personaggio controverso, a causa del suo atteggiamento critico nei confronti della musica moderna e della cultura di massa. In un’intervista del 2018 ha dichiarato: “Oggi la musica non ha più un ruolo importante nella società. È solo un prodotto di consumo, senza alcun valore artistico”. Queste parole hanno suscitato molte polemiche, ma non hanno scalfito l’immagine di Mogol come uno dei più grandi autori della storia della musica italiana.
In definitiva, il Mogol è un personaggio straordinario, che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana. Il suo talento ha influenzato molti artisti, e la sua opera continua a catturare l’attenzione del pubblico grazie alla sua originalità e alla sua profondità.