Uno dei miti più conosciuti riguardo allo Stretto di Messina è quello dell’incontro tra Scilla e Cariddi. Scilla, una bellissima ninfa, venne trasformata in un mostro dalle gelosie della dea Aretusa. Il suo corpo venne circondato da dodici cani feroci e la parte inferiore si tramutò in una coda di drago. Cariddi, invece, era un mostro marino che inghiottiva e vomitava tre volte al giorno enormi quantità d’acqua. Secondo la leggenda, i due mostri vivevano in due grotte opposte e le loro scogliere si trovavano a pochi metri di una dall’altra. I naviganti che si avventuravano in queste acque rischiavano di finire nelle fauci di uno dei mostri, o di essere risucchiati nel vortice creato dalle acque di Cariddi.
Ma il mito dello Stretto di Messina non finisce qui. Secondo un’altra leggenda, durante la notte di San Rocco, si possono vedere le città sommerse di Itaca e Pilari emergere dal mare. Si racconta che durante una spedizione di Ulisse, queste città furono inghiottite dal mare per punire le loro azioni malvagie e peccaminose. Da quel momento, durante la notte di San Rocco, le città emergono dal mare per un breve periodo di tempo, permettendo a coloro che hanno il privilegio di assistere a questo spettacolo unico di scorgere la grandezza e la maestosità di queste antiche città.
Un altro mito dello Stretto di Messina riguarda il famoso mostro conosciuto come Colapesce. Si racconta che Colapesce fosse un giovane pescatore che venne scelto da Dio per salvare la città di Messina dall’ira dei vulcani Etna e Vulcano. Colapesce si tuffò nel mare e iniziò a nuotare alla ricerca di un posto dove sostenere la terra. Dopo aver afferrato una pietra, Colapesce vide emergere dal mare le fiamme dell’Etna e si tuffò di nuovo, questa volta per sostenere la terra dal lato del vulcano. Da allora, si racconta che Colapesce sia diventato un guardiano dei fondali dello Stretto di Messina, proteggendo la città dalle eruzioni vulcaniche e dalle scosse di terremoto.
La mitologia dello Stretto di Messina è una fonte inesauribile di storie affascinanti e misteriose. La sua posizione geografica e la sua storia millenaria hanno fatto sì che questo tratto di mare fosse considerato un luogo magico e carico di potere sin dai tempi antichi. Oggi, ancora, lo Stretto di Messina continua ad affascinare e stupire con la sua bellezza e la sua maestosità, alimentando la fantasia e l’immaginazione di coloro che lo attraversano o lo osservano da lontano.