All’epoca, Roma era ancora in fase di espansione e dovette fronteggiare diverse minacce esterne. Tra queste, la più temibile era la città di Veio, alleata dei Galli, che minacciava Roma con costanti attacchi.
Fu proprio Marco Furio Camillo a guidare l’esercito romano nella guerra contro Veio, riuscendo a portare alla vittoria la Repubblica romana dopo dieci anni di guerra. Grazie alla sua abilità di stratega militare, riuscì a sconfiggere il nemico e ad annettere un vasto territorio alla Repubblica.
Nonostante il grande successo ottenuto contro Veio, la carriera di Marco Furio Camillo fu segnata anche da alcune controversie. Nel 390 a.C., la città cadde sotto l’assedio dei Galli e fu saccheggiata. Marco Furio Camillo fu accusato di aver abbandonato la città durante l’assedio, ma le accuse furono in seguito ritirate e Camillo rimase un personaggio di grande rilievo nella vita politica romana.
Negli anni successivi, Marco Furio Camillo fu ancora eletto console due volte: nel 391 e nel 393 a.C. Durante il suo mandato, riuscì a consolidare il potere romano sulle città nemici, come i Volsci e gli Equi, e a mantenere la pace interna nel territorio.
La figura di Marco Furio Camillo è stata oggetto di molte leggende nel corso dei secoli. Ad esempio, si racconta che sia stato il fondatore della città di Napoli, in seguito alla vittoria sui Cumani, oppure che abbia salvato Roma dalla peste, grazie alla costruzione di un tempio dedicato alla dea della salute.
Ciò che è certo, tuttavia, è che Marco Furio Camillo è stato uno dei più grandi condottieri della storia romana e che la sua figura ha influenzato il corso della Repubblica per diversi secoli. La sua abilità nel campo militare, unita alla sua saggezza politica, lo hanno reso un personaggio di grande rilievo nella vita romana e lo hanno posto tra i grandi eroi della storia antica.
In suo onore, è stata eretta una statua nella città di Roma e molte strade e piazze in Italia portano il suo nome. La sua figura rappresenta ancora oggi l’ideale del genere umano che opera per il bene comune, attraverso l’abnegazione di se stessi e l’impegno al servizio della propria patria.