Ma chi è Marcell Jacobs e come ha fatto ad arrivare qui?
Jacobs è nato il 26 settembre 1994 a El Paso, in Texas, da madre italiana e padre americano. Ha trascorso gli anni dell’infanzia e della giovinezza a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, dove si è avvicinato allo sport praticando il calcio. Solo a 10 anni, però, ha iniziato a correre, seguendo le orme di sua madre, ex velocista.
Nel 2013, Jacobs si trasferisce in America per frequentare San Angelo State University, dove si esibisce soprattutto oltre i 60m. Nel 2015 diviene campione italiano nei 60m indoor, poi due anni dopo, ai Campionati mondiali di Londra 2017, fa il suo debutto internazionale, in gara con la staffetta 4x100m italiana.
Jacobs non è stato sempre un velocista eccezionale, ma ha raggiunto la sua forma migliore solo negli ultimi anni. Nel 2021, ha stabilito il record italiano dei 100m, balzando agli onori della cronaca internazionale. In queste Olimpiadi, dal suo arrivo a Tokyo, Jacobs aveva già mostrato di avere i numeri per centrare una medaglia di rilievo, ma ciò che è riuscito a fare durante la finale è stato davvero sorprendente. Jacobs ha battuto il già campione del mondo, il nordamericano Fred Kerley, con la quale ha dimostrato ancora una volta la sua velocità e la sua tenacia.
Jacobs non è solo un grande velocista, ma anche una persona molto umile e modesta. Nel corso di un’intervista concessa a Rai 2, il 26enne ha raccontato di come ha vissuto la sua esperienza olimpica: “Le Olimpiadi sono state un sogno che si avvera, grazie anche all’aiuto dei miei compagni di squadra. Sono solo un ragazzo che ha inseguo un sogno.”
Ma Jacobs non ha intenzione di fermarsi qui. A lui manca ancora la staffetta e sogna di competere anche nei 200m alle Olimpiadi di Parigi 2024. “È solo l’inizio”, ha detto Jacobs dopo la sua vittoria. “Voglio continuare a lavorare per migliorare e raggiungere obiettivi ancora più grandi.”
Marcell Jacobs è ora uno dei più grandi velocisti in Italia e sta dimostrando di poter fare grandi cose anche a livello internazionale. Con la sua vittoria, ha dato una grande iniezione di fiducia e speranza a tutti gli atleti italiani, confermando che i sogni possono diventare realtà se ci si impegna e se si crede in se stessi.