Nel comunicato, Moggi ha affermato categoricamente di essere estraneo a qualsiasi altra attività illecita nel calcio dopo il caso “Calciopoli”, che ha scosso profondamente il panorama calcistico italiano. Ha insistito sul fatto di essere coinvolto solo nel tentativo di influenzare le decisioni degli arbitri, ma non in pratiche illegali come illeciti finanziari o manipolazione di partite.
Moggi ha anche sottolineato che il suo coinvolgimento nel calcio è limitato alla sua esperienza come dirigente sportivo e non ha mai ricoperto ruoli di gestione all’interno di società di scommesse o altre organizzazioni legate al mondo delle scommesse sportive.
L’ex dirigente ha inoltre ribadito il fatto di essere stato condannato in primo grado per il caso “Calciopoli”, ma che questa condanna è stata poi annullata in appello. Ha sottolineato che la sua posizione legale è stata completamente ripristinata e che non è mai stato riconosciuto colpevole di tutti i capi d’accusa a lui rivolti.
Moggi ha espresso delusione per il fatto che ancora oggi, a distanza di anni dal “Calciopoli”, il suo nome venga associato a nuove accuse senza alcuna prova concreta. Ha chiesto che la sua reputazione sia rispettata e che il suo passato non continui ad influenzare il suo presente e il suo futuro nel calcio.
Nel comunicato, l’ex dirigente ha anche sottolineato il fatto di aver contribuito allo sviluppo del calcio italiano durante la sua carriera, portando successi e vittorie per i club con cui ha lavorato. Ha invitato tutti a valutare il suo contributo nel complesso anziché concentrarsi solo sui momenti negativi.
Infine, Moggi ha espresso la sua fiducia nel sistema giudiziario italiano, sottolineando che è stato assolto da tutte le accuse a lui attribuite dopo il caso “Calciopoli”. Ha dichiarato che continuerà a lottare per difendere la sua reputazione e a cercare di eliminare ogni tipo di accusa infondata che possa emergere nel futuro.
In conclusione, Luciano Moggi ha rilasciato un comunicato per respingere le recenti accuse e riaffermare la sua estraneità da qualsiasi attività illecita nel calcio. Ha chiesto rispetto per la sua reputazione e ha invitato tutti a valutare il suo contributo complessivo al calcio italiano. Ha anche espresso la sua fiducia nel sistema giudiziario e ha dichiarato che continuerà a battersi per difendere la sua innocenza.