Nato a Palermo nel 1971, Guadagnino è cresciuto a Catania e frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si diplomò in regia cinematografica. Nel 1999 ha ottenuto il successo con il suo primo film “The Protagonists”, presentato al Festival di Venezia. Da quel momento ha cominciato a spaziare tra diversi generi, dal documentario alla fiction.
Ma è stato con “A Bigger Splash” del 2015 che ha attirato l’attenzione internazionale, grazie ad un cast di alto livello (Ralph Fiennes, Tilda Swinton, Matthias Schoenaerts e Dakota Johnson) e alla sua abilità nel cogliere l’essenza della bellezza naturale dell’Italia. Il film è stato presentato in competizione al Festival di Venezia e ha ottenuto un gran successo.
Tuttavia, è stato con “Chiamami col tuo nome”, il suo adattamento dell’omonimo libro di Aciman sulla scottante storia d’amore tra Elio e Oliver, interpretati rispettivamente da Timothée Chalamet e Armie Hammer, che Guadagnino si è consolidato definitivamente come uno dei registi italiani più interessanti. Il film ha attirato l’attenzione della critica per la sua bellezza stilistica, le sue atmosfere evocative e le sue emozioni profonde. È stato nominato come miglior film ai Premi Oscar del 2018.
Guadagnino è un regista che ama il dettaglio e la precisione, è affidabile nella ricerca estetica e iconografica, e capace di avvicinarsi in maniera autentica alla complessità emotiva dei suoi personaggi. La sua filmografia non è mai banale, ma sempre in grado di offrire al pubblico un’esperienza visiva unica, che esplora le infinite sfumature dei personaggi e dei luoghi in cui l’Italia vive, respira e colora.
Questo approccio estetico, di grande impatto, lo ha portato a cercare collaborazioni importanti come quella con il Lagerfeld della maison Chanel, di cui è diventato un amico personale, e con il pittore Francesco Vezzoli per la realizzazione del cortometraggio “Otto e mezzo int. Salone Margherita”.
Impossibile dimenticare la sua partecipazione alla 75esima cerimonia di premiazione dei Golden Globe nel 2018, dove si è presentato in smoking con un paio di infradito, diventando un caso mediatico.
Guadagnino è molto attivo anche in Europa, partecipando e vincendo diversi premi internazionali. Nel 2013 ha presieduto la giuria del festival di Venezia e nel 2019 è stato membro giurato alla 72ª edizione del Festival di Cannes.
Il futuro sembra molto promettente per Guadagnino, che ha già diverse idee per nuovi progetti e pellicole da portare avanti. Il suo talento e la sua sensibilità lo pongono come uno dei registi italiani più promettenti del momento, capace di rappresentare l’Italia in maniera evocativa e innovativa. Non vediamo l’ora di scoprire quali saranno le sue prossime creazioni.