La “Linea Verde” è un termine che si riferisce alla linea di armistizio che venne tracciata dopo la fine della guerra arabo-israeliana del 1948. Questa linea separava il territorio israeliano dai territori palestinesi controllati da Giordania ed Egitto. La linea venne formalmente delineata il 23 febbraio 1949 dopo numerosi colloqui tra rappresentanti delle Nazioni Unite e delle due parti in conflitto.

La “Linea Verde” è divenuta il confine de facto tra Israele e la Cisgiordania e Striscia di Gaza, i territori palestinesi occupati da Israele. Il confine tra Israele e la Giordania venne anch’esso stabilito lungo la “Linea Verde”, in tal modo diventando il confine ufficiale tra questi due Paesi.

La “Linea Verde” è stata l’oggetto di intense discussioni durante i negoziati di pace fra Israele e i palestinesi, che sono durati decenni. Il problema centrale era (e rimane) la clausola sui “territori occupati” del 4° emendamento della Risoluzione 242 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 1967, che richiede il “ritiro di Israele dai territori occupati in seguito alla guerra del 1967”. Durante i negoziati, Israele e i palestinesi non sono riusciti a trovare un’adeguata soluzione sullo status della “Linea Verde”.

La situazione lungo la “Linea Verde” è spesso tesa e instabile. La presenza di colonie israeliane è uno dei maggiori fattori di tensione. Gli insediamenti israeliani in Cisgiordania e ad est di Gerusalemme sono stati giudicati illegali dalla maggior parte della comunità internazionale, ma Israele ha continuato ad espandere queste colonie, spostando i confini e mettendo a rischio le possibilità di pace tra le due parti. La Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito che la costruzione di barriere e muri che tagliano attraverso la “Linea Verde” sono illegali.

Nel 1994, il Governo israeliano e l’OLP hanno firmato gli Accordi di Oslo, che prevedevano la creazione di uno stato palestinese indipendente in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Nonostante gli sforzi prodigati dagli organismi internazionali e dai governi occidentali, la situazione sul terreno è rimasta instabile e caotica. Continui attacchi terroristici da parte di gruppi militanti palestinesi e una forte presenza militare israeliana lungo la “Linea Verde” rendono difficile qualsiasi tentativo di stabilizzare la situazione.

La “Linea Verde” continua ad essere un’area altamente militarizzata e contesa, con la presenza costante di carrarmati, posti di blocco e controlli militari. La creazione di uno stato palestinese indipendente e riconosciuto a livello internazionale rimane lo scopo principale delle organizzazioni umanitarie e dei governi occidentali, ma le difficoltà e le divergenze tra le due parti rimangono enormi. Lo stato attuale della “Linea Verde” è una costante fonte di preoccupazione e instabilità per la regione, e la creazione di una pace duratura e giusta rimane ancora un obiettivo molto ambizioso.

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