La “Linea Verde” è divenuta il confine de facto tra Israele e la Cisgiordania e Striscia di Gaza, i territori palestinesi occupati da Israele. Il confine tra Israele e la Giordania venne anch’esso stabilito lungo la “Linea Verde”, in tal modo diventando il confine ufficiale tra questi due Paesi.
La “Linea Verde” è stata l’oggetto di intense discussioni durante i negoziati di pace fra Israele e i palestinesi, che sono durati decenni. Il problema centrale era (e rimane) la clausola sui “territori occupati” del 4° emendamento della Risoluzione 242 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 1967, che richiede il “ritiro di Israele dai territori occupati in seguito alla guerra del 1967”. Durante i negoziati, Israele e i palestinesi non sono riusciti a trovare un’adeguata soluzione sullo status della “Linea Verde”.
La situazione lungo la “Linea Verde” è spesso tesa e instabile. La presenza di colonie israeliane è uno dei maggiori fattori di tensione. Gli insediamenti israeliani in Cisgiordania e ad est di Gerusalemme sono stati giudicati illegali dalla maggior parte della comunità internazionale, ma Israele ha continuato ad espandere queste colonie, spostando i confini e mettendo a rischio le possibilità di pace tra le due parti. La Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito che la costruzione di barriere e muri che tagliano attraverso la “Linea Verde” sono illegali.
Nel 1994, il Governo israeliano e l’OLP hanno firmato gli Accordi di Oslo, che prevedevano la creazione di uno stato palestinese indipendente in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Nonostante gli sforzi prodigati dagli organismi internazionali e dai governi occidentali, la situazione sul terreno è rimasta instabile e caotica. Continui attacchi terroristici da parte di gruppi militanti palestinesi e una forte presenza militare israeliana lungo la “Linea Verde” rendono difficile qualsiasi tentativo di stabilizzare la situazione.
La “Linea Verde” continua ad essere un’area altamente militarizzata e contesa, con la presenza costante di carrarmati, posti di blocco e controlli militari. La creazione di uno stato palestinese indipendente e riconosciuto a livello internazionale rimane lo scopo principale delle organizzazioni umanitarie e dei governi occidentali, ma le difficoltà e le divergenze tra le due parti rimangono enormi. Lo stato attuale della “Linea Verde” è una costante fonte di preoccupazione e instabilità per la regione, e la creazione di una pace duratura e giusta rimane ancora un obiettivo molto ambizioso.