Questa malattia può essere congenita o acquisita. L’exostosi congenita è presente alla nascita e può essere ereditaria, mentre l’exostosi acquisita si sviluppa nel corso della vita a causa di traumi ripetuti o persistenti sulla zona interessata.
Le cause esatte dell’Exostose non sono ancora completamente comprese, ma gli esperti ritengono che sia il risultato di un disordine nel processo di ossificazione durante la crescita ossea. Potrebbe anche essere influenzata da fattori genetici, ormonali e ambientali.
La sintomatologia dell’Exostose può variare a seconda delle dimensioni e della posizione delle escrescenze ossee. Nei casi più lievi, possono non esserci sintomi evidenti mentre nelle forme più gravi, le exostosi possono causare dolore, dolore cronico, gonfiore e limitazione dei movimenti nelle zone colpite.
La diagnosi dell’Exostose viene solitamente effettuata attraverso un esame fisico, che include la palpazione delle aree interessate e l’analisi dei sintomi riportati dal paziente. In alcuni casi potrebbe essere necessario anche eseguire radiografie, tomografie computerizzate (TC) o risonanze magnetiche (RM) per confermare la presenza di escrescenze ossee e valutarne la dimensione e la posizione.
Il trattamento dell’Exostose dipende dalla gravità dei sintomi e dalla localizzazione delle escrescenze. Nei casi in cui le exostosi non provocano sintomi particolari o non causano problemi funzionali, è possibile optare per un approccio conservativo che prevede monitoraggio periodico e controllo dei sintomi. Il riposo, l’applicazione di ghiaccio e l’assunzione di farmaci anti-infiammatori possono essere utilizzati per ridurre il dolore e l’infiammazione.
Se le exostosi causano dolore significativo o limitazione dei movimenti, il trattamento chirurgico potrebbe essere considerato. Durante l’intervento chirurgico, le escrescenze ossee vengono rimossi attraverso una procedura chiamata exostectomia. Questa procedura può essere eseguita in modo tradizionale, con incisioni chirurgiche, o in modo minimamente invasivo, utilizzando una tecnica chiamata artroscopia.
L’intervento chirurgico è generalmente efficace nell’eliminare il dolore e il gonfiore associati all’Exostose. Tuttavia, è importante notare che la ricrescita delle exostosi dopo l’intervento chirurgico è possibile, soprattutto nei pazienti giovani. Pertanto, il monitoraggio periodico e il controllo sono necessari anche dopo la rimozione chirurgica.
In conclusione, l’Exostose è una malattia ossea caratterizzata dalla formazione di escrescenze ossee anomale sulla superficie esterna di una o più ossa. Può causare dolore, gonfiore e limitazione dei movimenti nelle zone interessate. La diagnosi viene effettuata attraverso un esame fisico e l’uso di test di imaging. Il trattamento può variare a seconda della gravità dei sintomi e può includere sia un approccio conservativo che intervento chirurgico. La rimozione delle escrescenze ossee attraverso l’exostectomia è generalmente efficace nel ridurre i sintomi, ma il monitoraggio periodico è necessario per prevenire la ricrescita.