Lev Tolstoj è uno dei maggiori scrittori russi di tutti i tempi. Nato nel 1828 in una famiglia aristocratica, Tolstoj ha vissuto una vita piena di contraddizioni e conflitti. Da un lato, ha lottato per trovare il suo posto nella società russa dell’epoca; dall’altro, ha cercato di trovare un equilibrio tra l’arte e la spiritualità.
La sua carriera letteraria iniziò nel 1852 con “Infanzia”, il primo libro della sua trilogia autobiografica che include anche “Adolescenza” e “Giovinezza”. Questi libri hanno fornito una visione unica della Russia dell’epoca, raccontando la vita di una famiglia aristocratica e la loro relazione con la società.
Ma Tolstoj è diventato famoso soprattutto per due grandi romanzi: “La guerra e la pace” e “Anna Karenina”. Il primo racconta la vita dell’aristocrazia russa durante l’invasione napoleonica del 1812, mentre il secondo è una storia d’amore e di tradimento ambientata nella Russia degli anni ’70 dell’Ottocento. Entrambi i romanzi sono considerati capolavori della letteratura mondiale e sono stati oggetto di innumerevoli adattamenti per la televisione e il cinema.
Tolstoj era un uomo pieno di contraddizioni. Da un lato, ha lottato per la giustizia sociale e ha sostenuto i diritti degli oppressi. D’altra parte, ha passato gran parte della sua vita in una grande tenuta, circondato da schiavi e servi. Inoltre, ha cercato di fondere la sua arte con la sua fede religiosa, diventando un anarchico cristiano. La sua attenzione alla spiritualità ha influenzato la sua vita e la sua scrittura, e ha portato alla creazione di libri come “Il regno di Dio è dentro di voi” e “Resurrezione”.
Tuttavia, più tardi nella sua vita, Tolstoj ha abbandonato la sua vita aristocratica e ha abbracciato il pacifismo e il vegetarianismo. Nel 1910 ha scritto una lettera aperta al leader dell’India, Mahatma Gandhi, che ha avuto un impatto significativo sulla sua filosofia e sul suo approccio alla lotta per la giustizia sociale.
Nel 1910, Tolstoj ha deciso di lasciare la sua tenuta a causa dei conflitti con la sua famiglia. Dopo aver tentato di vivere come vagabondo, ha trovato rifugio presso l’ultimo nome che gli è stato dato dai sostenitori, il conte Lev Nikolaevich Tolstoj. Durante gli ultimi anni della sua vita, ha vissuto in modeste condizioni e ha continuato a scrivere, pubblicando persino una raccolta di saggi intitolata “Confessione” poco prima della sua morte.
Tolstoj è morto il 20 novembre 1910 a causa di una polmonite. Il suo funerali attirò migliaia di persone, dimostrando l’influenza che ha esercitato sulla società russa e mondiale.
In conclusione, Lev Tolstoj è stato un grande scrittore che ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura mondiale. Ha raccontato la vita e la società russa del suo tempo in modo brillante, esplorando temi complessi come l’amore, la guerra, la spiritualità e la giustizia sociale. La sua vita, piena di contraddizioni ed evoluzioni, è stata un riflesso della sua arte e delle sue idee, portando alla creazione di opere che hanno resistito alla prova del tempo e che continuano ad ispirare generazioni di lettori e scrittori.