Il film segue le vicissitudini di un gruppo di ribelli che si oppone alla dittatura instaurata dal governo americano. Il protagonista è John Corbin, un ex marine che torna in patria dopo aver combattuto in Yemen, solo per scoprire che la sua famiglia è stata uccisa e che gli Stati Uniti sono diventati un regime totalitario.
Corbin si unisce alla resistenza, formata da un eterogeneo gruppo di persone che cerca di combattere il regime in segreto. Insieme cercano di rovesciare il governo oppressivo, portando avanti azioni di guerriglia e sabotaggio, in un clima di tensione e pericolo costante.
La legge marziale è un film che mette in luce l’importanza dell’essere sempre vigili e attenti alla propria libertà e indipendenza. Il tema della libertà è infatti il fulcro della trama, che riflette sulle conseguenze della perdita di quella che noi riteniamo essere la normalità.
Il film è stato inoltre un risultato eccellente per quanto riguarda le performance degli attori. Il cast è composto da figure di spicco del cinema action, come Wesley Snipes e Bruce Willis, che riescono a reggere con efficacia il peso dell’interpretazione.
La regia di Dumas è impeccabile, e il suo stile visivo senza dubbio richiama quello di altri autori come Ridley Scott o James Cameron. L’atmosfera distopica è rimasta uno dei suoi segni distintivi, grazie a una sapiente enfasi sui dettagli e sulle atmosfere che rendono il tutto più drammatico e realistico.
In ultimo, la colonna sonora accompagna perfettamente il ritmo del film. Infatti, la musica propone toni malinconici e tensioni che spingono lo spettatore a sentirsi parte della vicenda.
In sintesi, La legge marziale è un film che ha saputo catturare l’attenzione e riflettere sulla libertà personale contro quella statale. Un’avventura avvincente che tra azione ed effetti speciali contribuisce a far riflettere sulle questioni più profonde della nostra società. Un film che sicuramente è riuscito nell’intento di intrattenere, ma anche di far riflettere il proprio pubblico.