Le pretoriane: un’affascinante storia di potere e tradimento

Le guardie pretoriane sono state un’efficace e potente forza di sicurezza nell’antica Roma, ma la loro storia è segnata da intrighi, violenza e tradimenti. Questo corpo di élite è stato creato per proteggere l’imperatore, ma spesso si sono rivelate una minaccia per il trono stesso.

Le guardie pretoriane sono state istituite da Augusto nel 27 a.C., dopo la fine guerre civili romane. Inizialmente, consistevano in un numero limitato di uomini scelti tra le legioni, ma nel corso dei secoli divennero sempre più potenti e numerosi. Alla fine, il loro numero crebbe fino a raggiungere tra i 10.000 e i 15.000 uomini.

Il loro compito principale era la protezione dell’imperatore, ma spesso si trovavano coinvolti nella politica interna e nelle lotte di potere per il trono. Nei primi secoli dell’Impero romano, le guardie pretoriane erano spesso fedeli all’imperatore, ma con il tempo divennero più volubili e pronte a vendere i loro servigi al miglior offerente.

Un tipico esempio loro infedeltà si può trovare nel 41 d.C., quando l’imperatore Caligola fu assassinato dalle guardie pretoriane sotto la guida di Cassio Chaerea, il quale aveva motivazioni personali per voler eliminare l’imperatore. Questo evento segnò un punto di svolta nella storia delle guardie pretoriane, poiché dimostrò che non esisteva alcuna lealtà assoluta verso l’imperatore.

Tuttavia, non tutti i rapporti tra le guardie pretoriane e l’imperatore furono tesi. Sotto l’imperatore Traiano, che regnò dal 98 al 117 d.C., le guardie furono estremamente fedeli e ricevettero numerosi benefici per i loro servizi. Vennero stabiliti salari più alti, condizioni migliorate e il diritto a lavorare durante i periodi di pace. Questo tipo di trattamento privilegiato li portò ad essere le guardie più efficienti e rispettate dell’Impero.

La loro influenza politica raggiunse l’apice durante il regno di Settimio Severo, che governò negli ultimi anni del secondo secolo d.C. e nei primi del terzo secolo d.C. Le guardie pretoriane erano spesso coinvolte nella nomina e nella deposizione degli imperatori, e spesso persino determinavano la loro durata sul trono.

Tuttavia, questa grande influenza politica si rivelò la loro rovina. Nel 193 d.C., l’imperatore Pertinace tentò di diminuire il loro potere e di riportarli alle loro funzioni originali di protezione. Questo atto portò alla loro rivolta e all’assassinio di Pertinace stesso. Dopo l’omicidio, le guardie pretoriane vendettero il trono al miglior offerente, Didio Giuliano, che divenne l’imperatore, ma il suo regno fu molto breve.

La rivolta delle guardie pretoriane nei confronti di Pertinace portò all’ascesa di Settimio Severo, che si alleò con i loro rivali, le legioni danubiane, per rovesciare Giuliano e riprendersi il trono. Settimio Severo fece un esempio dei traditori, che vennero eliminati dalle loro posizioni di potere.

Dopo questo evento, il loro ruolo e la loro influenza diminuirono notevolmente. Nel 312 d.C., l’imperatore Costantino sciolse ufficialmente le guardie pretoriane dopo aver vinto la battaglia di Ponte Milvio.

In conclusione, le guardie pretoriane sono state un corpo di élite che ha svolto un ruolo importante nella protezione degli imperatori romani, ma la loro storia è stata segnata da tradimenti e intrighi politici. Il loro potere e influenza raggiunsero l’apice durante il periodo di Settimio Severo, ma alla fine vennero sconfitti e sciolte. La storia delle guardie pretoriane rimane una delle più affascinanti e serrate lotte di potere nell’antica Roma.

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