Il presidente Kennedy è stato assassinato durante una visita di stato a Dallas, mentre si trovava in macchina con la sua moglie Jacqueline. Mentre il corteo presidenziale percorreva le strade di Dallas, tre colpi di arma da fuoco hanno avuto luogo, colpendo Kennedy alla testa e al petto. Kennedy è stato immediatamente trasportato all’ospedale Parkland, ma i medici non sono stati in grado di salvargli la vita.
Subito dopo l’assassinio, un uomo di nome Lee Harvey Oswald è stato arrestato mentre cercava di sfuggire alla scena del crimine. Oswald, ex marinaio degli Stati Uniti, è stato poi accusato dell’assassinio di Kennedy. Tuttavia, prima che potesse essere processato, Oswald è stato ucciso da Jack Ruby, un proprietario di un locale notturno di Dallas. Questo evento ha sollevato ulteriori domande e sospetti sul coinvolgimento di altri individui nell’assassinio.
Il Comitato Warren, creato per indagare sull’assassinio di Kennedy, ha concluso che Oswald agì da solo nella sua azione, definendo l’assassinio come un atto isolato di un uomo disturbato. Tuttavia, questa conclusione ha sollevato una serie di teorie del complotto che hanno affascinato gli investigatori, gli appassionati di storia e il pubblico in generale.
Una delle teorie più popolari è quella del “Secondo Cecchino”, che sostiene che Oswald non fosse l’unico tiratore coinvolto nell’assassinio. Questa teoria si basa sulle testimonianze di persone che affermano di aver udito più spari, suggerendo così la presenza di un secondo tiratore. Inoltre, alcuni esperti di balistica e ricostruzione dei fatti sostengono che la direzione dei colpi non corrisponda a quella da dove si trovava Oswald. Tuttavia, nonostante queste prove, il comitato Warren ha respinto l’idea di un secondo cecchino.
Un’altra teoria del complotto coinvolge la CIA, che suggerisce che l’agenzia abbia giocato un ruolo nell’assassinio di Kennedy a causa delle controversie tra il presidente e l’intelligence statunitense. Alcuni sostengono che la CIA sia stata coinvolta in un piano per rimuovere Kennedy dal potere a causa delle sue politiche di distensione verso l’Unione Sovietica e il suo rifiuto di invadere Cuba. Tuttavia, non ci sono prove concrete che supportino questa teoria.
Infine, c’è la teoria del coinvolgimento della mafia nell’assassinio di Kennedy. Alcuni sostengono che la mafia avesse i suoi motivi per voler rimuovere Kennedy dal potere, a causa delle sue politiche di combattimento all’illegalità. Alcuni affiliati mafiosi, come Sam Giancana e Carlos Marcello, sono stati coinvolti in truffe e corruzione in cui si crede Kennedy cercava di ostacolare. Nonostante queste connessioni, non ci sono prove concrete che collegano la mafia all’assassinio di Kennedy.
In conclusione, l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy rimarrà probabilmente uno dei grandi misteri irrisolti della storia degli Stati Uniti. Nonostante le indagini del Comitato Warren, le teorie del complotto continuano ad affascinare il pubblico e a generare un ampio dibattito sul coinvolgimento di altri individui nell’uccisione del presidente. Forse un giorno nuove prove potrebbero emergere, ma fino ad allora, l’assassinio di Kennedy rimarrà un enigma senza una soluzione definitiva.