Come si forma un tifone?
Un tifone si può formare in diverse fasi. La prima è la formazione di una perturbazione tropicale, che inizia come una zona di bassa pressione con cumulonembi e rovesci di pioggia. Questa zona si sviluppa sopra le acque calde dell’oceano, generalmente con una temperatura di almeno 26°C.
Nella fase successiva, la perturbazione tropicale si organizza e diventa una depressione tropicale. La pressione al centro diminuisce gradualmente, mentre i venti iniziano a circolare in senso anti-orario nell’emisfero nord (o in senso orario nell’emisfero sud). Questa circolazione è dovuta alla forza di Coriolis, causata dalla rotazione della Terra.
Se la depressione tropicale continua a rafforzarsi e raggiunge venti costanti di almeno 63 chilometri all’ora, si trasforma in una tempesta tropicale. In questa fase, la tempesta tropicale inizia a mostrare una struttura più organizzata, con una circolazione degli ammassi nuvolosi verso il centro e una caratteristica nuvola a forma di spirale.
La fase finale: da tempesta tropicale a tifone
Se i venti superano i 118 chilometri all’ora, la tempesta tropicale viene considerata un tifone. Il calore e l’umidità dell’oceano alimentano la tempesta, che si potenzia ulteriormente. Il tifone diventa più ampio e più intenso mentre si sposta lungo il suo percorso.
La velocità di avanzamento di un tifone dipende da molteplici fattori, come i venti dominanti nell’alta atmosfera, la temperatura dell’oceano e la presenza di altri sistemi meteorologici. In generale, i tifoni seguono una traiettoria prevista grazie ai modelli meteorologici e alle osservazioni dei satelliti.
La formazione di un tifone è un processo complesso che richiede specifiche condizioni atmosferiche e oceaniche. Da una semplice perturbazione tropicale, il fenomeno si evolve gradualmente fino a diventare una tempesta tropicale e successivamente un tifone. La comprensione di questo processo è fondamentale per prevedere e monitorare questi eventi meteorologici estremi, al fine di garantire la sicurezza delle popolazioni che potrebbero essere colpite.