Il Kenya è un paese africano noto per le sue risorse naturali. Negli ultimi anni, il paese ha attirato l’attenzione internazionale per le sue immense riserve di shale gas. Ma cosa significa esattamente “shale” e perché è così importante per il Kenya?
Lo shale è una roccia sedimentaria composta prevalentemente da argilla e contenente significative quantità di idrocarburi. Questo tipo di roccia è stato a lungo trascurato a causa delle difficoltà tecniche e dei costi associati all’estrazione degli idrocarburi. Tuttavia, negli ultimi decenni, l’avanzamento delle tecnologie ha reso fattibile ed efficiente l’estrazione dello shale.
La scoperta delle riserve di shale gas in Kenya risale al 2012, quando l’azienda anglo-olandese Shell ha identificato potenziali depositi nello storico Bacino di Turkana, situato nella parte settentrionale del paese. Successivamente, altre società internazionali, come Tullow Oil e Africa Oil, hanno partecipato all’esplorazione e all’estrazione dello shale.
Lo sfruttamento dello shale gas in Kenya offre una serie di vantaggi sia per il paese stesso che per l’economia globale. Innanzitutto, il Kenya avrebbe la possibilità di ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di gas naturale, diversificando così le sue fonti energetiche. Ciò potrebbe portare ad una maggiore indipendenza energetica e ad una riduzione dei costi per il paese.
Inoltre, l’estrazione dello shale potrebbe creare nuove opportunità di lavoro per la popolazione locale, contribuendo così alla riduzione della disoccupazione e alla crescita economica del paese. Lo sviluppo del settore privato collegato allo shale potrebbe attrarre investimenti stranieri e favorire lo sviluppo di infrastrutture nel paese.
Tuttavia, l’estrazione dello shale non è priva di controversie e preoccupazioni ambientali. L’uso di tecnologie come la fratturazione idraulica, comunemente chiamata “fracking”, può portare a gravi effetti negativi sull’ambiente, come l’inquinamento delle acque sotterranee e l’incremento dei terremoti. Questi problemi richiedono un’attenta regolamentazione e il rispetto di rigorose norme ambientali per garantire la sostenibilità e la tutela delle risorse naturali del Kenya.
Il governo keniota ha riconosciuto l’importanza dello shale per il paese, ma ha anche sottolineato la necessità di una gestione responsabile delle risorse. Ha istituito l’Autorità per lo Sviluppo dello Shale per sovrintendere al settore e assicurarsi che le attività di estrazione si svolgano nel rispetto dell’ambiente e dei diritti delle comunità locali.
In conclusione, lo shale rappresenta un’opportunità per il Kenya di diversificare le sue fonti energetiche, ridurre la dipendenza dalle importazioni e stimolare la crescita economica. Tuttavia, è fondamentale garantire uno sfruttamento responsabile delle risorse, con l’adozione di norme ambientali rigorose e la partecipazione delle comunità locali. Solo attraverso un’approccio sostenibile, il Kenya può trarre il massimo beneficio da questa risorsa naturale.