Israele rivendica Gerusalemme Est come capitale della Palestina

La città di Gerusalemme è da lungo tempo al centro di un controverso conflitto tra Israele e Palestina. La sua importanza storica, religiosa e politica ha portato a una lotta per il controllo di Gerusalemme Est, che Israele rivendica come parte integrante della sua capitale.

Gerusalemme è una città ricca di significato per le tre principali religioni monoteiste: il giudaismo, il cristianesimo e l’islam. È patria del Monte del Tempio, considerato il luogo più sacro dal popolo ebraico, nonché della Chiesa del Santo Sepolcro, dove si ritiene sia avvenuta la crocifissione e la sepoltura di Gesù Cristo. Inoltre, la Città Vecchia di Gerusalemme ospita il Muro Occidentale, il luogo di preghiera più sacro per gli ebrei.

Nel 1947, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha proposto un piano di divisione che avrebbe creato uno stato ebraico e uno stato arabo a Gerusalemme. Tuttavia, dopo la guerra del 1948, Gerusalemme fu divisa tra Israele, che controllava la parte ovest della città, e la Giordania, che controllava la parte est. Durante il controllo giordano, molti ebrei furono costretti ad abbandonare i loro beni e le loro case a Gerusalemme Est.

La situazione è cambiata drasticamente nel 1967, durante la guerra dei sei giorni, quando Israele ha occupato Gerusalemme Est e la Cisgiordania. Da quel momento, Israele ha influito in modo significativo sullo sviluppo della città, ampliando gli insediamenti ebraici nella parte orientale di Gerusalemme. Tuttavia, la comunità internazionale non ha mai riconosciuto formalmente l’occupazione israeliana di Gerusalemme Est.

Dal punto di vista palestinese, Gerusalemme Est è vista come la futura capitale dello stato palestinese. La dichiarazione di indipendenza palestinese del 1988 ha stabilito Gerusalemme come capitale, simboleggiando l’aspirazione dei palestinesi a un proprio stato indipendente con Gerusalemme Est come nucleo centrale e culturale.

Al contrario, Israele considera Gerusalemme la sua capitale indivisibile. Nel 1980, Israele ha adottato la “legge di Gerusalemme” che dichiara Gerusalemme unita come capitale dello Stato di Israele. Questa mossa è stata fortemente criticata dalla comunità internazionale, che ritiene che lo status di Gerusalemme debba essere negoziato tra Israele e Palestina come parte della soluzione a due stati.

La questione di Gerusalemme Est come capitale della Palestina è stata un ostacolo nel processo di pace tra Israele e Palestina. Le negoziazioni sono state interrotte più volte nel corso degli anni a causa della questione di Gerusalemme. Gli scontri tra palestinesi e forze israeliane sono spesso scatenati dalla disputa sulla sovranità di Gerusalemme Est.

Nonostante il riconoscimento degli Stati Uniti di Gerusalemme come capitale israeliana nel 2017, molti paesi continuano a considerare lo status di Gerusalemme come una questione ancora aperta da risolvere in un negoziato di pace.

In conclusione, Israele rivendica Gerusalemme Est come parte integrante della sua capitale, mentre la Palestina sostiene che dovrebbe essere la capitale del loro stato indipendente. Questo continua a essere un nodo cruciale nel processo di pace in Medio Oriente e richiederà un dialogo e un compromesso significativi tra le due parti per raggiungere una soluzione equa e sostenibile per entrambe le popolazioni coinvolte.

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