Isle of Dogs è un film del 2018 diretto da Wes Anderson. La storia si svolge in una città giapponese futuristica e si concentra sulla vicenda di un ragazzino di nome Atari Kobayashi, ultimo membro della famiglia Kobayashi, che si reca sull’isola dei cani in cerca del suo amato cane domestico, Spots. Il film è stato accolto molto bene dalla critica ed è stato ritenuto uno dei migliori film animati dell’anno.

Isle of Dogs è un esempio perfetto dello stile tipico di Wes Anderson, caratterizzato da una rappresentazione simbolica della realtà. La città giapponese futuristica è esteticamente accurata e ricca di dettagli, come la fusione della cultura giapponese tradizionale e dei gadget tecnologici moderni. Poi c’è l’isola dei cani, un luogo desolato e spaventoso dove coesistono i cani abbandonati di ogni razza e taglia, in balia delle intemperie e dei pericoli esterni. La natura selvaggia dell’isola è un’ironia sottile, se si pensa alla teoria della superiorità del genere umano, che qui viene completamente ribaltata.

La storia è una miscela di avventura, dramma e commedia. Il carattere audace di Atari, insoddisfatto dell’obbedienza cieca alla classe politica dominante, si scontra con la tenerezza della sua relazione con Spots. I cani, d’altra parte, che si oppongono all’ingiustizia e alla prepotenza degli umani, cercano di aiutare Atari nel suo viaggio incondizionato verso la verità e la giustizia. Il messaggio forte e chiaro che emerge dal film riguarda la lotta per i diritti degli animali, un tema caro all’autore e alla cultura giapponese.

La colonna sonora, composta da Alexandre Desplat, si unisce al ritmo del film, creando una perfetta atmosfera. È stato scelto di utilizzare la lingua giapponese senza sottotitoli, così il pubblico è costretto a concentrarsi sui dialoghi e a capirli attraverso le espressioni facciali e il linguaggio del corpo dei personaggi. Questo trucco comico serve anche a sottolineare la diversità culturale e linguistica, ad aggiungere una dose di straniero, straniero da esplorare in tutte le sue profondità.

Isle of Dogs è un film che dimostra l’importanza dell’arte animata nel raccontare storie relevanti e profonde. Oltre alla valenza intrinseca del messaggio ambientalista, il film è un capolavoro visivo e sonoro che non manca di toccare il cuore dello spettatore. La bravura di Wes Anderson come regista gioca un ruolo importante nella realizzazione di questo magico risultato. Il suo stile distintivo è facile da riconoscere, grazie alle sue tecniche di ripresa, che creano un’idea di claustrofobia e intimità. Ogni immagine è stata pensata con cura, dallo sfondo alle prospettive a cui ci si avvicina, per creare un’esperienza di visione suggestiva.

In conclusione, Isle of Dogs è un film che non può mancare nella libreria di chi ama il cinema. Combina abilmente l’estetica, la narrazione e la colonna sonora per rendere la sua lezione sempre più chiara. Un vero inno alla bellezza del linguaggio animato e una luce brillante negli occhi di chi vuole credere nella bontà del mondo. Wes Anderson ci ricorda che anche i ragazzi e i cani erano una volta diventati vecchi, ma i loro ricordi emozionanti e gli insegnamenti sono indelebili e preziosi.

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