L’imposta sulla liquidazione del TFR viene applicata solo nel caso in cui il lavoratore decida di incassare l’intera somma in un’unica soluzione, senza optare per il trasferimento su un fondo pensione complementare o per la trasformazione in rendita vitalizia. In tal caso, è prevista un’imposta del 23% che viene trattenuta direttamente dal datore di lavoro e versata allo Stato.
Questa imposta è stata introdotta con la legge di Bilancio del 2017 al fine di favorire la capitalizzazione della previdenza complementare e incentivare il risparmio individuale per la pensione. Infatti, chi decide di destinare il TFR a un fondo pensione complementare o a una polizza assicurativa per la pensione, non è tenuto al pagamento dell’imposta.
Tuttavia, è bene sottolineare che l’imposta sulla liquidazione del TFR non è una tassa nuova, bensì una tassazione anticipata rispetto alla normale imposizione fiscale. Infatti, il TFR è assoggettato a una tassazione ordinaria a titolo di imposta sul reddito quando viene percepito al momento del pensionamento o in forma di rendita.
L’imposta è calcolata sull’ammontare del TFR maturato fino al 31 dicembre del 2000, al netto dei contributi versati dal lavoratore e dei contributi a carico del datore di lavoro. Il tasso di imposizione varia in funzione dell’anno in cui è maturato il TFR, pertanto, è importante consultare la tabella fornita dall’Agenzia delle Entrate per conoscere l’aliquota corretta da applicare.
Inoltre, è prevista la possibilità di ottenere una detrazione dell’imposta sulla liquidazione del TFR se il lavoratore reinveste l’importo in un fondo pensione complementare o in una polizza assicurativa per la pensione. In tal caso, l’imposta pagata viene restituita in sede di dichiarazione dei redditi.
Da notare che i contributi versati dal datore di lavoro per il TFR non sono soggetti a tassazione al momento del versamento, ma lo sono solo quando vengono percepiti dal lavoratore in forma di somma unica o rendita. In questa fase, l’aliquota di tassazione è quella in vigore al momento del pagamento.
In conclusione, l’imposta sulla liquidazione del TFR è una misura introdotta per incentivare il risparmio previdenziale complementare. Se si decide di incassare l’intero importo del TFR in un’unica soluzione, sarà necessario pagare un’imposta del 23% che viene trattenuta dal datore di lavoro. Tuttavia, è possibile evitare questa imposta destinando il TFR a un fondo pensione complementare o a una polizza assicurativa per la pensione. In questo caso, l’imposta verrà restituita in sede di dichiarazione dei redditi. È sempre consigliabile consultare un esperto in materia previdenziale per valutare la soluzione più opportuna alle proprie esigenze.